Completare il Servizio Ferroviario Metropolitano di Bologna, creando le condizioni per un incremento dell’utenza dagli attuali 40.000 a 80.000 utenti al giorno.
E’ questo l’obiettivo di Città metropolitana di Bologna e Regione Emilia-Romagna contenuto nel “Protocollo d’intesa per l’attuazione del concorso della Città metropolitana alla programmazione del SFM” sottoscritto dall’assessore regionale Raffaele Donini e dal Consigliere delegato metropolitano Marco Monesi, in attesa che si pervenga alla definizione di un più organico Accordo Attuativo sulla mobilità della Città Metropolitana.
Per fare questo è necessario introdurre nel SFM caratteristiche di cadenzamento, servizi passanti e integrazione modale e tariffaria, ed anche introdurre modalità di informazione sul SFM mirate e coordinate con quello su gomma sul modello di altre realtà metropolitane italiane come Milano e Torino, per attrarre utenza oggi rivolta prevalentemente al mezzo privato.
Occorre quindi – si legge nel documento – “aggiornare e ridare vigore in tempi rapidi al ruolo cardine del progetto SFM, per condurlo a compimento nel ridisegno coerente della rete del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile, realizzando gli interventi finanziati nell’ambito del Progetto Integrato della Mobilità dell’area Bolognese (PIMBO), e agendo sulla società RFI affinché vengano completati contestualmente anche gli interventi sul nodo ferroviario di Bologna, indispensabili per la piena attuazione del SFM”.
In particolare con questo protocollo la Regione si impegna a:
• avviare le attività di approfondimento tecnico e confronto istituzionale per definire e approvare entro il 2017 l’Accordo Attuativo sulla mobilità e le infrastrutture strategiche della Città Metropolitana, nello spirito e in coerenza ai disposti dell’Intesa Generale Quadro tra Regione e Città metropolitana, anche con l’obiettivo di garantire in tale ambito una nuova centralità e responsabilità per la Città metropolitana, soprattutto nell’ottica di realizzare una rete portante del trasporto collettivo locale unitaria e realmente integrata;
• definire e sottoscrivere annualmente l’Intesa con la Città Metropolitana di Bologna prevista dall’art. 25 della LR 13/2015, compatibilmente con i tempi previsti per l’approvazione degli orari, assicurando la partecipazione attiva della Città Metropolitana nei principali momenti di confronto annuale con i Gestori delle infrastrutture ferroviarie e con le Imprese ferroviarie sulla definizione degli orari dei servizi ferroviari di interesse della Città metropolitana di Bologna;
• assicurare la presenza della Città metropolitana ai tavoli di confronto nazionali e locali che riguardino gli sviluppi del trasporto ferroviario metropolitano, sia in termini di servizi che di infrastrutture;
• coinvolgere la Città metropolitana nel confronto con gli utenti dei servizi ferroviari, ed in particolare nella partecipazione al tavolo permanente con il CRUFER;
• dare avvio alle necessarie attività di approfondimento trasportistico, tecniche ed operative per la rapida realizzazione dei passanti ferroviari del SFM bolognese, compatibilmente con le risorse disponibili, quando ciò comporti costi aggiuntivi;
• promuovere le azioni necessarie per l’attuazione del regolare e diffuso cadenzamento sulle linee del bacino metropolitano, per poter rispondere all’incremento di domanda di servizio ferroviario derivante dalle politiche per la mobilità sostenibile in atto;
• collaborare a strutturare un’informazione sul servizio ferroviario metropolitano mirata e coordinata con quello su gomma, sul modello di altre realtà metropolitane italiane (Milano, Torino etc.);
• assicurare una tempestiva e sistematica trasmissione alla Città metropolitana dei dati di frequentazione delle linee ferroviarie, quando acquisiti dalla Regione;
• chiedere ai Gestori dell’Infrastruttura ferroviaria la sistematica trasmissione, anche alla Città metropolitana, degli aggiornamenti di orario specialmente riferiti ai due cambi di orario invernale ed estivo, anche al fine di facilitare le attività di promozione e di informazione della Città metropolitana sul SFM verso la sua comunità.
La Città metropolitana si impegna invece a:
• contribuire alle attività di approfondimento per un più organico Accordo Attuativo sulla mobilità e le infrastrutture strategiche della Città Metropolitana, ai sensi dell’art. 1, comma 3 e dell’art. 4, comma 3 dell’Intesa Generale Quadro tra Regione e Città metropolitana che ricomprenda anche il SFM;
• fornire tempestivamente alla Regione le variazioni previste riguardo alla programmazione dei servizi su gomma che si interconnettono con quelli del SFM, nell’ottica di realizzare una rete portante del trasporto collettivo locale unitaria, razionale ed integrata, evitando sovrapposizioni nell’ambito del ridisegno della rete del trasporto pubblico del territorio metropolitano;
• proseguire nella valorizzazione del SFM quale sistema portante della mobilità metropolitana, sia nei suoi strumenti di pianificazione e di programmazione, che negli indirizzi specifici relativi a trasporto pubblico metropolitano ed alla sua promozione;
• contribuire alle attività di approfondimento trasportistico, tecniche ed operative per la rapida realizzazione dei passanti ferroviari del SFM bolognese;
• coordinare ed orientare le politiche, anche territoriali, e le azioni dei comuni, per favorire sempre più l’utilizzo del servizio ferroviario per la mobilità metropolitana;
• ricercare, anche d’intesa con la Regione, percorsi, forme e modalità di finanziamento aggiuntivi per il completamento e l’avvio a regime del SFM, sia per nuovi investimenti che per l’incremento dei servizi.
Dichiarazione Raffaele Donini Assessore ai Trasporti, Reti infrastrutture materiali e immateriali: “Questo protocollo sancisce, nuovamente, il rapporto di stretta collaborazione fra la Regione e la Città Metropolitana di Bologna per il rafforzamento e lo sviluppo del Sistema Ferroviario Metropolitano, cuore del sistema ferroviario regionale.
Nei primi due anni di mandato la Giunta Bonaccini ha rimesso con forza al centro dell’azione politica un piano di rilancio del trasporto ferroviario, con investimenti unici fino ad oggi. Oltre un miliardo di euro messi in campo per il rinnovo del materiale rotabile, la riqualificazione delle stazioni e la messa in sicurezza e ammodernamento delle infrastrutture. Un piano che, già oggi, mostra i primi importanti risultati nel Sistema Metropolitano Bolognese, quasi totalmente rinnovato per quanto riguarda il materiale rotabile e con importanti cantieri avviati negli scorsi mesi”.
Dichiarazione Marco Monesi Consigliere Delegato alle Infrastrutture, Mobilità, Viabilità, Trasporti: “Con questo accordo ribadiamo la centralità del SFM per il sistema del trasporto pubblico bolognese. Per centrare l’obiettivo, ambizioso ma raggiungibile, del raddoppio dell’utenza occorre un cambio di passo anche per quel che riguarda la riconoscibilità del sistema, come è già avvenuto in altre grandi città italiane.
A livello informativo, per esempio, occorre che le linee dei treni metropolitani compaiano, nelle mappe, in modo integrato con le altre linee del trasporto pubblico. Occorre che treni e stazioni abbiano un’immagine coordinata (come si è sperimentato per esempio alla stazione Mazzini o in altre del territorio). Occorre insomma che SFM sia percepito come un servizio unitario e su questo serve uno sforzo anche da parte dei gestori del servizio (Tper e Trenitalia).”