Dalla valorizzazione delle esperienze culturali alla promozione del territorio fino agli scambi tra scuole, talenti e associazioni, con la creazione di reti e relazioni, anche a livello europeo. Sono le opportunità che offre il progetto “Modena – Matera Capitale Europa della Cultura 2019” ai 25 Comuni del territorio che oggi, sabato 8 luglio, nel Municipio di Modena, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa con il presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo e con il direttore generale della Fondazione Matera-Basilicata 2019 Paolo Verri.
C’erano anche i rappresentanti dei 25 Comuni del territorio che hanno aderito al progetto e l’europarlamentare modenese Cecile Kyenge, componente della commissione Cultura del Parlamento Europeo.
La designazione di Matera per l’appuntamento del 2019, infatti, è stata della Commissione europea e ha ottenuto il sostegno del Governo con il progetto “Italia 2019” del ministero dei Beni culturali. Al centro della manifestazione vi è il concetto di “Open future” declinato su cinque ambiti progettuali: “Futuro remoto”, “Radici e percorsi”, “Continuità e rotture”, “Connessioni e riflessioni”, “Utopie e distopie”.
L’alleanza sottoscritta con Modena, dopo un approfondimento avviato lo scorso anno attraverso una scambio di esperienze tra amministratori modenesi e lucani, rappresenta un vero e proprio patto di cooperazione culturale che consentirà di programmare già nei prossimi mesi l’avvio di iniziative che si svilupperanno nel corso del 2018 e del 2019.
Tra le ipotesi, la possibilità per i Comuni modenesi di essere “ospiti” a Matera come partner ufficiale della manifestazione e poi, in questi due anni, scambi didattici e pedagogici tra scuole, scambi per favorire l’emersione di giovani talenti in campo culturale, collaborazioni e co-produzioni, confronto nel campo dell’innovazione, anche nel rapporto con il territorio e il paesaggio, con un riferimento specifico al tema della resilienza riferita in particolare alla capacità di aver affrontato negli ultimi anni terremoto e rischio idrogeologico.
Un’attenzione particolare sarà riservata alle reti e alle relazioni europee sui Festival, sulle esperienze musicale, sui siti Unesco e, più in generale, sui temi artistici e dell’artigianato.
Per l’area del distretto di Sassuolo un aspetto specifico riguarda l’immigrazione dal territorio di Irsina, in provincia di Matera, che ha determinato un forte radicamento della culturale materana.
Oltre al Comune di Modena, hanno aderito al protocollo del progetto “Modena – Matera Capitale Europa della Cultura 2019” altri 24 Comuni: Bomporto, Camposanto, Carpi, Castelnuovo, Castelvetro, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Fanano, Fiorano, Formigine, Maranello, Marano sul Panaro, Medolla, Nonantola, Ravarino, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero, Sassuolo, Savignano sul Panaro, Serramazzoni, Sestola, Soliera e Spilamberto.
Il percorso avviato lo scorso anno ha permesso di presentare e condividere i contenuti della Risoluzione europea del 2014 “Verso un approccio integrato al patrimonio culturale dell’Europa” che individua come priorità la cultura come risorsa e responsabilità per tutti; la cultura come patrimonio sottovalutato per la crescita economica e la coesione sociale, quindi da sostenere, promuovere e valorizzare ulteriormente; la cultura come settore in trasformazione, un patrimonio fonte di innovazione sociale per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.