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Seta, sindacati e lavoratori: “si affrontino i problemi reali di cittadini e lavoratori”

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Si è svolta stamattina la conferenza stampa dei sindacati trasporti Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Ugl/Autoferrotranvieri e Faisa/Cisal Modena in cui sono state ribadite le ragioni dello sciopero dei lavoratori di Seta del 24 aprile prossimo.
“Nell’incontro con la direzione di Seta del 30 marzo scorso, indetto per l’armonizzazione contrattuale dei 3 bacini di Seta (Mo, Re e Pc) – afferma Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Ugl/Autoferrotranvieri e Faisa/Cisal Modena –  l’azienda ha posto come pregiudiziale per continuare la discussione che venisse revocato lo sciopero stesso.
I sindacati hanno considerato inaccettabile questa richiesta e rivendicato le ragioni per le quali chiedono all’impresa di sedersi la tavolo modenese per affrontare i temi specifici modenesi: straordinari, doppi turni, mancata concessione dei congedi, manutenzione dei mezzi, ecc….”.

“L’azienda – continuano i sindacati – si è però pretestuosamente alzata dal tavolo, interrompendo anche la discussione sull’armonizzazione contrattuale, dimostrando con questo atteggiamento provocatorio anche la fragilità delle stesse proposte sull’armonizzazione, e che era fin troppo evidente la ricerca di un pretesto per arrivare allo scontro.
Sindacati e lavoratori hanno contestato in modo deciso il ricorso agli straordinari. Per legge e per contratto gli straordinari sono previsti nella misura di 150 ore a semestre a lavoratore. A fronte di ciò, l’azienda risponde in modo pretestuoso fornendo un numero inferiore di ore medie di straordinario, senza però dare i dati reali individuali per singolo lavoratore che i sindacati chiedono da mesi.
L’azienda nel fornire il dato complessivo sul 2016 di 39.400 ore di straordinario, ammette di fatto un sottorganico di oltre 20 unità, e quindi di reggere il servizio di tpl con il ricorso eccessivo allo straordinario. E’ contro legge far guidare un autista anche fino a 12 ore giornaliere e far lavorare sino a 14-15 giorni consecutivi senza riposo (dopo 6 giorni deve esserci il giorno di riposo previsto per legge).
E’ stato ribadito come questo abuso degli straordinari e della giornate lavorate comporta rischi sia per la sicurezza del servizio che per gli stessi lavoratori”.

“I sindacati modenesi – conclude la nota di Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Ugl/Autoferrotranvieri e Faisa/Cisal Modena – ribadiscono quindi la richiesta di un tavolo specifico sulle problematiche modenesi, sia alla proprietà (Comune di Modena) che alla direzione di Seta e all’Agenzia per la mobilità. Chiedono inoltre all’assessore regionale ai trasporti Donini di farsi parte attiva nella vertenza modenese”.