Il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla Massimo Camisasca ha invitato a Reggio Emilia il cardinale Camillo Ruini per parlare del suo ultimo libro intitolato “C’è un dopo? La morte e la speranza” (Mondadori 2016).
Il porporato ha accolto l’invito e sarà in città sabato 11 marzo, alle 16, in un incontro organizzato dalla Diocesi nell’Aula Magna dell’Università, a Palazzo Dossetti, in viale Allegri 9 a Reggio.
Sarà monsignor Massimo Camisasca ad introdurre l’incontro con un proprio intervento, dopodiché il cardinale Camillo Ruini dialogherà con Edoardo Tincani, direttore del giornale diocesano La Libertà, sugli spunti offerti dal libro, che ruotano intorno a una domanda centrale: è ancora possibile oggi, in un mondo dominato dal secolarismo e dalla cultura scientifica, pensare a una vita dopo la morte? In “C’è un dopo?” il cardinale Ruini sviluppa una riflessione a tutto campo, che mette a confronto storia e attualità, indagine razionale e fede religiosa, scoperte della tecnoscienza e aspirazioni profonde dell’animo umano, e offre una sobria ma toccante testimonianza personale: le esperienze vissute come sacerdote accanto a chi è giunto al traguardo della vita terrena e il modo in cui egli stesso sente e vive l’avvicinarsi dell’ultimo viaggio.
Un libro schietto ma sereno, che trasmette fiducia al lettore, perché pervaso dalla speranza in una vita futura che, impedendo all’uomo di assolutizzare il presente e di considerare definitivi gli effetti del suo agire, lo libera interiormente e gli consente di perseguire ciò che è buono e giusto; una speranza che poggia sulla fede in Dio e dona a ogni evento della vita un significato diverso, più ampio e duraturo.
Camillo Ruini (Sassuolo, 1931) ha conseguito il dottorato in teologia e la licenza in filosofia alla Pontificia Università Gregoriana. Consacrato sacerdote nel 1954, ha insegnato a lungo filosofia e teologia. Ordinato vescovo ausiliare di Reggio Emilia-Guastalla nel 1983, tre anni dopo è stato nominato Segretario generale della CEI, di cui è diventato poi Presidente (1991-2007). È stato inoltre cardinale vicario del Papa per la diocesi di Roma dal 1991 al 2008. In seguito è stato Presidente del Comitato della CEI per il progetto culturale, della Commissione internazionale per Medjugorje e del Comitato scientifico della Fondazione Jospeh Ratzinger.