Home Letteratura Modena Buk Festival 2017 si chiude con uno straordinario boom di pubblico

Modena Buk Festival 2017 si chiude con uno straordinario boom di pubblico

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«La nostra stima– spiega il direttore artistico, Francesco Zarzana – si attesta intorno alle 25mila presenze, con un flusso davvero impressionante sin dalle prime ore della giornata di sabato».  Tante le novità e tanti i motivi del successo per il decennale di Buk, nato nel 2007 con un’edizione sperimentale e presto diventato un appuntamento di riferimento per la piccola e media editoria nazionale. Tanto da istituire, a partire da questo 2017, un Premio speciale per la “Bibliodiversità”, consegnato nella sua prima edizione a Elisabetta Sgarbi, fondatrice della casa editrice La nave di Teseo. «L’idea del premio e questa prima assegnazione – ha sottolineato ancora Francesco Zarzana – riprendono il filo rosso del festival e l’impegno delle ultime edizione a favore del pluralismo editoriale. Così, se due anni fa avevamo sostenuto l’appello di Umberto Eco contro le grandi concentrazioni editoriali, quest’anno abbiamo voluto inserire in cartellone un intero percorso in omaggio a un editore nato sotto i miglori auspici della libertà editoriale, La nave di Teseo, fondata da Elisabetta Sgarbi con l’immediata adesione di Umberto Eco. E siamo già al lavoro per individuare, sin dalla prossima edizione, un nome altrettanto rappresentativo di questo impegno. In vista del 2018 anche il cartellone di Bukids sarà confermato e consolidato, forte del successo di questa due giorni, alla quale hanno partecipato centinaia di bimbi e famiglie di Modena e provincia».

Nella giornata di domenica la sede di Buk, al Foro Boario di Modena, è stata presa d’assalto per tutto il giorno dal pubblico. Affollatissimi gli incontri di cartello: dall’anteprima nazionale del giovane autore Crocifisso Dentello, a Modena con il suo secondo romanzo “La vita sconosciuta”, all’appuntamento con il cantore yiddish Moni Ovadia, che ha raccontato il suo corrosivo pamphlet “Il coniglio Hitler e il cilindro del demagogo” con la giornalista Annarita Briganti. Fra i protagonisti della giornata di domenica anche il giornalista napoletano Claudio Coluzzi, autore di “Benvenute in Paradiso”, un romanzo che evoca le sue scottanti inchieste, pubblicate sulle pagine di cronaca del Mattino. E a Modena Coluzzi ha ripreso l’attualità delle ultime ore, focalizzando sugli arresti che hanno sgominato il traffico di prostituzione dal Casertano a Modena e Bologna. «Schiave sulle strade e ridotte a “merce umana”. Purtroppo anche ieri la cronaca racconta di donne abusate, ragazze spedite come pacchi dal Casertano a Bologna e Modena – ha spiegato Coluzzi – per essere sfruttate sulla strada ritardando l’azione e le indagini delle forze di polizia. Le mie inchieste trovano una forma diversa nel libro “Benvenute in Paradiso” ma la terribile realtà è la stessa. L’orrore della violenza sulle donne sembra non aver fine e l’indignazione di noi tutti seguita da un impegno concreto è l’arma più efficace per combatterla».

Modena Buk Festival 2017, diretto da Francesco Zarzana e promosso da ProgettArte, è realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e di BPER Banca e con il patrocinio del Ministero dei Beni e Attività culturali, del Centro per il Libro e la Lettura, della Regione Emilia Romagna, del Comune di Modena. Info http://www.bukfestival.it/