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Modena Buk Festival festeggia l’edizione del decennale, e come sempre apre la primavera dei festival letterari italiani

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Appuntamento sabato 18 e domenica 19 febbraio nella suggestiva cornice del Foro Boario con oltre 100 case della piccola e media editoria nazionale. L’inaugurazione sabato mattina, alle 10 nella Sala Europa, alla presenza di Romano Montroni, presidente del Centro per il Libro e la Lettura del Miur.

Modena Buk Festival 2017 propone oltre 60 incontri e anteprime letterarie nel segno dell’attualità, parola chiave del festival. A cominciare dalla presentazione che vedrà protagonista, sabato 18 febbraio, l’intellettuale iraniano Esmail Mohades, portavoce delle resistenze iraniane all’estero e traduttore dell’antologia poetica “Se invano e’ bella la notte” (Menabò editore), dedicata al grande poeta iraniano Ahmad Shamlu, una della maggiori voci della poesia del nostro tempo, alfiere di resistenza al regime del suo Paese. “Benvenute in paradiso”, di e con Claudio Coluzzi, vedrà protagonista a Buk il coraggioso giornalista de Il Mattino di Napoli: le sue inchieste più delicate e scottanti, quelle che lo hanno anche costretto per un periodo sotto scorta, sono riunite proprio nel libro che si presenta a Buk, in dialogo con il vice questore di Modena Nicolò D’Amico. A Buk farà tappa l’anteprima di un  libro che trova ispirazione nella cronaca più drammatica delle ultime settimane,  “Io sono bruzzese”: lo sguardo del giornalista Mauro Tedeschini Lalli, a lungo direttore del quotidiano Il Centro, si leva sulla Regione Abruzzo, piegata dagli eventi di Rigopiano come dal terremoto dell’Aquila, ma ancora capace di guardare coraggiosamente al futuro. Attualita’ e impegno civile anche nei libri per i piu’ piccoli “L’eroica storia del signor Cordone” (A.Car), di Amos Cartabia, Francesca Canevari, Gabriele Magni e Giovanni Gargano con illustrazioni di Chiara Vincenzi: in anteprima al festival, contribuirà a sensibilizzare le famiglie sulla donazione del cordone ombelicale.    Va alla giornalista Barbara Schiavulli, Premio Luchetta 2007, reporter di trincea, nota al grande pubblico per i reportage spesso rischiosissimi dalle aree piu’ calde e pericolose del mondo, il Premio Speciale Buk 2017: un riconoscimento per “l’impegno che da molti anni unisce le qualità del giornalismo di guerra alla capacità di raccontare quei fronti attraverso le pagine di un libro”. Barbara Schiavulli riceverà il riconoscimento sabato 18 febbraio all’Auditorium Biagi di Modena (cerimonia dalle ore 21): glielo consegnerà una nota anchor del telegiornalismo italiano, la giornalista Emma D’Aquino, a sua volta premiata da Buk Festival due anni fa, a Catania. Domenica 19 febbraio Barbara Schiavulli presenterà il suo ultimo libro “Bulletproof Diares – Storie di una reporter di guerra”, graphic-novel con i disegni di Emilio Lecce (Round Robin Editrice).

Fra le novità editoriali più attese, in anteprima a Buk 2017 anche il nuovo saggio di Roberto Barbolini “Nero Wolfe in via Pastrengo e altri incontri ravvicinati” (Greco&Greco): l’autore racconta personalità preziose della letteratura, da Giuseppe Pontiggia a Giovanni Arpino.  Prima presentazione anche per il nuovo romanzo del vice Prefetto di Modena, Mario Ventura. “Il profumo malvagio dei tigli”, dopo il successo di Labirinto di specchi indaga l’animo umano in un forte intreccio narrativo.

Modena Buk Festival 2017 festeggia una importante novità: l’ospitalità di una grande casa editrice, quest’anno la Nave di Teseo che arriva al festival con prestigiosi autori e con il Direttore Generale Elisabetta Sgarbi, protagonista nella serata di sabato 18 (ore 21, Auditorium Biagi) Moni Ovadia, lo straordinario cantore, studioso e performer yiddish, presenta a Modena “Il coniglio Hitler e il cilindro del demagogo”: domenica 19 febbraio converserà a Buk con la giornalista Annarita Briganti del suo corrosivo pamphlet, in cui si rappresenta un mondo sospeso tra verità e menzogna. A Modena Nave di Teseo presenta ancora “La città interiore”, il nuovo romanzo di Mauro Covacich dopo “La sposa”, secondo classificato al Premio Strega. Un libro che ha il ritmo forsennato di un romanzo d’avventura e incrocia Freud e Saba, Italo Svevo e il generale Tito, il musicista Bibalo e Quarantotti Gambini. L’autore ne converserà con la giornalista Camilla Ghedini. E torna in libreria con il secondo romanzo Crocifisso Dentello, l’autore di “Finché dura la colpa”, salutato come uno dei migliori esordi italiani degli ultimi anni. Il suo nuovo lavoro, “La vita sconosciuta”, è un affresco familiare, e generazionale, ambientato nella Milano dei primi anni 2000, quando il cinquantenne Ernesto torna a casa nel cuore della notte, dopo un incontro sessuale segreto con un gigolò arabo, e trova sul divano la moglie, priva di vita. Del nuovo libro l’autore dialogherà con il direttore artistico di Buk, Francesco Zarzana. L’evento speciale di Buk 2017 sarà nel segno del teatro e ancora una volta riecheggerà l’attualità, questa volta però “allo specchio”, dalla parte della storia. Buk porta in scena una vicenda storica che parla di guerra, di assedio e dello sfinimento dei popoli, l’un contro l’altro armati: sabato 18 febbraio alle 21, nella cornice dell’Auditorium Marco Biagi il sipario si alzerà sullo spettacolo teatrale “Sisigambi, regina di Persia”, scritto e diretto da Francesco Zarzana con alcune delle migliori attrici impegnato ogni anno nelle produzioni del Dramma Antico di Siracusa: Elena Polic Greco, Lucia Fossi, Elena Aimone e Claudia Zàppia. Le musiche sono del compositore Mario Incudine. La storia ci insegna che nelle guerre non ci sono solo soldati che attaccano, altri soldati che si difendono, territori da conquistare, genti da soggiogare: ci sono anche e soprattutto le donne, come Sisigambi, madre del Re Dario di Persia. Nel momento risolutivo della conquista dell’Oriente antico Alessandro Magno le riservo’ una prigione ‘regale’, trattandola e considerandola come fosse sua “madre”.