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Good old days di Liu Fang vince l’Asian Film Festival

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good-old-daysCon la proclamazione dei vincitori si è conclusa la 13° edizione dell’Asian Film Festival, la manifestazione dedicata al cinema d’autore dell’estremo Oriente che si è svolta per la prima volta a Carpi dall’11 al 16 ottobre 2016. La giuria del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici, gruppo Emilia Romagna – Marche, composta da Gianpiero Ariola, Eddie Bertozzi, Luisa Ceretto, ha decretato i vincitori.

Il premio per il Miglior film è stato assegnato a Good old days (Cina/2016) di Liu Fang con la seguente motivazione: “Con la firma di un regista, Liu Fang, alla sua opera prima, Good Old Days ha il merito di declinare la tematica dell’adolescenza perduta e della nostalgia da essa derivante, lungo l’asse di una comunicazione fragile e interdetta. Le dinamiche individuali e relazionali risultano espresse con efficacia grazie a una messa in scena consapevole e misurata, che ricorre a prospettive anguste e ribassate, abili giochi di rifrazioni e precise modulazioni focali, per restituire una lotta contro l’alienazione dei luoghi e le ossessioni in essi celate.”

Il riconoscimento per la Miglior regia è stato attribuito a Journey to the shore (Giappone-Francia/2015) di Kurosawa Kiyoshi per una “incantevole storia d’amore e di fantasmi, confermandosi autore dal gesto cinematografico magistrale. È con fluidità e raffinatezza stupefacenti che si spinge infatti a filmare l’infilmabile: la vibrante compenetrazione della dimensione dei vivi con il mondo degli spiriti. Ne nasce un’opera che emoziona nel suo quieto ma sorprendente incedere narrativo, e che meraviglia per la sapienza con cui orchestra soluzioni formali di grande impatto visivo.”

Dream land (USA-Cambogia/2015) di Steve Chen è stato giudicato come il Miglior film originale. Per la giuria Steve Chen, “giovane, esponente della neonata nouvelle vague cambogiana, esordisce alla regia con un’opera di grande interesse estetico e tematico. I significativi tentativi di defigurazione visiva e concettuale, fra distorsioni espressive e inserti pop, mirano ad un’acuta riflessione sulle destabilizzanti trasformazioni socio-culturali del paese. Scandagliando l’alienazione di un paesaggio urbano in mutamento, il film si pone alla ricerca di una problematica identità nazionale, sollevando domande e confondendo le risposte.”

Proclamati Miglior attore e Miglior attrice i due protagonisti del film The shameless di Oh Seung-uk: Kim Nam-gil e Jeon Do-yeon.

Il festival diretto dal critico cinematografico Antonio Termenini ha presentato, in 6 giorni di programmazione, un ricco programma di 29 film (26 lungometraggi e 3 cortometraggi), per un totale di 28 registi da 10 paesi (Cambogia, Cina, Corea del Sud, Giappone, Hong Kong, Malesia, Singapore, Taiwan, Thailandia, UK) con molte anteprime italiane ed europee.

“Sono particolarmente felice – ha affermato Antonio Termenini – perché questa edizione del festival, la prima che registra il gemellaggio con l’omonimo festival di Portland (Usa) – ha trovato, a Carpi, una location ideale confermata dal grande interesse registrato in sala. Il pubblico ha risposto al nostro invito dimostrando la forte vitalità del territorio”.

La 13° edizione dell’Asian Film Festival è stata realizzata grazie al sostegno di Comune di Carpi, Regione Emilia Romagna, HKETEO Bruxelles, Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia, Hong Kong Development Council, con la collaborazione dell’Istituto Confucio Ca’ Foscari di Venezia e di numerose associazioni culturali ed enti del territorio – Circolo Arci Mattatoyo, Associazione Culturale Appenappena, Spazio Meme, Movimenta, Kalinka, Cinecomio, Circolo cinematografico Nickelodeon, Cineforum di Carpi e Fondazione Campori.

“Carpi è stata lieta di ospitare questo importante appuntamento – commenta il vicesindaco e assessore alla Cultura Simone Morelli – perché risponde a molteplici esigenze: alzare il livello della qualità dell’offerta culturale, variare le proposte sul territorio, relazionarsi con le associazioni culturali locali e, non ultimo, contribuire alla conoscenza della realtà asiatica che, in un pianeta sempre più ‘piccolo’ e globalizzato, diventa passaggio fondamentale non soltanto per meglio comprendere la nostra contemporaneità e in essa orientarci”.

Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www.asianfilmfestival.info e la pagina Facebook AsianFilmFestival.