Mercoledì 5 Ottobre, alle ore 20.30, al Cinema Lumière (Cineteca di Bologna) sarà proiettato il documentario “Come in un film – La vera storia di Gabriele Tinti” del regista Riccardo Marchesini.
La proiezione del documentario, prodotto dalla casa di produzione bolognese Giostra film, sarà introdotta dall’autore e dal critico Roy Menarini e vedrà la partecipazione di alcuni dei protagonisti del film.
Gabriele Tinti, attore completamente dimenticato, in poco più di quarant’anni di attività ha preso parte a più di 140 film, recitando accanto ai più noti attori italiani, diretto da registi importanti di fama internazionale.
Protagonista di diverse pellicole francesi, richiesto oltreoceano dal cinema americano per film di respiro internazionale come “Il volo della Fenice” – diretto da Robert Aldrich (che lo volle in diversi suoi film) -, Tinti ha attraversato la storia del nostro cinema, frequentando i generi più diversi (dal musicarello al western, dall’horror al cinema erotico), alternando a film minori e b-movie pellicole importanti di registi come Vancini, De Sica, Lelouch, Bava e Lizzani – che lo lanciò giovanissimo nel film “Cronache di poveri amanti” accanto a Marcello Mastroianni.
A 25 anni dalla sua scomparsa, il regista bolognese Riccardo Marchesini ripercorre, in un documentario di 50 minuti, le tappe della carriera dell’attore, partendo dalla minuscola Guarda, frazione di Molinella nella bassa bolognese, che diede i natali a Tinti, dove i suoi concittadini seguirono con attenzione costante l’ascesa cinematografica di quel giovane avventuroso.
Il film di Marchesini, prende l’avvio da una leggendaria apparizione dell’attore a bordo di una spider, su cui dicono attraversò la campagna bolognese in compagnia di Anna Magnani – fresca di Oscar, di cui l’attore fu amante prima di essere scaricato per Anthony Franciosa.
“La vita di Tinti assomiglia ad un film – afferma Marchesini – E’ la vicenda di un ragazzo di umili origini che lascia il paese per Roma divenendo un professionista del cinema italiano e non solo, senza tuttavia riuscire mai ad affermarsi completamente. La sua è una vicenda avventurosa, ricca di colpi di scena ed incontri, che meritava di essere riscoperta e raccontata”.
Il documentario oltre a raccogliere le testimonianze di amici, parenti, storici e colleghi, contiene una delle pochissime interviste rilasciate dalla moglie dell’attore, Laura Gemser, protagonista della serie erotica “Emanuelle nera” – a cui partecipò anche lo stesso Tinti – e una testimonianza del critico cinematografico Davide Pulici che ha ripercorso la carriera dell’attore nelle pagine della rivista “Nocturno cinema”.
Un’occasione per conoscere la straordinaria avventura di un giovane intraprendente che seppe coltivare i suoi sogni di ragazzo con un volto (bellissimo) da divo del cinema.