A seguire la lettera-appello del Sindaco Alessio Mammi al Governo e al Parlamento sui temi della sicurezza e della criminalità, dopo la raccolta firme sulla legittima difesa e il recente episodio con protagonisti tre arrestati in flagranza di reato per furti in abitazione.
«Si scrive sicurezza, si legge libertà. Chi sbaglia deve pagare»
« Nei mesi scorsi decine di migliaia di cittadini reggiani, oltre 1.600 solo a Scandiano, hanno sottoscritto una proposta di legge per migliorare la legittima difesa, inasprire le pene per chi commette reati a forte impatto sociale, come i furti, e soprattutto chiedere certezza della pena. Auspico che Governo e Parlamento ascoltino con attenzione questa forte volontà popolare e assumano provvedimenti in tempi brevi. I firmatari, tra cui il sottoscritto, non vogliono lo “Stato di polizia” ma uno Stato serio, credibile, di cui nessuno possa beffarsi. Come è accaduto nei giorni scorsi a Reggio Emilia quando individui arrestati praticamente in flagranza di reato e poi rilasciati hanno cantato « Italia, Italia ». Un fatto inaccettabile. Le persone perbene desiderano vivere in un Paese in cui lo Stato svolga in modo efficiente una delle funzioni per cui è nato, garantire la sicurezza dei propri cittadini. In particolar modo dei più indifesi. Occorre inasprire le pene ma soprattutto renderle certe. Chi sbaglia deve pagare, non solo attraverso le sanzioni e la detenzione ma anche svolgendo lavori di utilità sociale verso la comunità che ha danneggiato con il proprio comportamento. Servono inoltre più agenti sul territorio perché il blocco delle assunzioni degli anni scorsi ha notevolmente ridotto gli organici, che vanno adeguatamente e velocemente ricostituiti. Perché la vigilanza vera, poi le eventuali indagini, si fanno con le persone in carne ed ossa e spetta a professionisti che devono essere ben formati ed equipaggiati. Voglio ringraziare le Forze dell’ordine per il lavoro quotidiano portato avanti a servizio del Paese, spesso in condizioni difficili. Per i cittadini stranieri che commettono reati in Italia sarebbero inoltre auspicabili accordi bilaterali con i Paesi di provenienza affinché la pena possa essere scontata nei Paese d’origine. Mi pare ci siano già accordi di questo tipo ma vanno estesi. Questo consentirebbe di risolvere parzialmente il problema del sovraffollamento nelle carceri, che comporta costanti rischi anche per gli agenti della polizia penitenziaria. Penso poi che a chi commette crimini vada ritirato il permesso di soggiorno. Occorre un patto di cittadinanza e buona convivenza basato su un principio semplice: se rispetti le regole del nostro Paese non devi temere, se commetti un reato devi essere rimpatriato. Grazie alla tecnologia inoltre si possono ottenere risultati importanti per prevenire i reati, e su questa bisogna investire. Occorre avere mezzi all’altezza della sfida, la criminalità è sempre più mobile, veloce e utilizza mezzi moderni. Lo Stato deve stare al passo con questi cambiamenti. A partire dalla necessità di un sistema giudiziario efficiente e rapido. Anche questo si porta avanti con norme, riorganizzazioni e risorse adeguate. I Comuni non si sottraggono al compito di collaborare con lo Stato per aumentare la sicurezza dei nostri concittadini. A Scandiano abbiamo di recente investito sulla videosorveglianza pubblica ammodernando oltre 30 impianti. Non sta ai Comuni promulgare le leggi e gestire l’organizzazione delle Forze di polizia ma insieme a tutte le Istituzioni si può ingaggiare una vera e propria battaglia contro il crimine. Una sfida che si può, e si deve, vincere insieme. Ne va della credibilità delle Istituzioni».
Alessio Mammi, sindaco di Scandiano