“Lavoro e comunità nell’Appennino”: è questo il tema dell’iniziativa organizzata il 9 luglio 2016 a Succiso (RE) dalla cooperativa di comunità Valle dei Cavalieri per festeggiare i suoi 25 anni di vita. All’iniziativa interverrà il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, e l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna Simona Caselli.
Nel 1991 la cooperativa nasceva a Succiso nell’alto Appennino Reggiano. Era la risposta al rischio di spopolamento di Succiso. Ricreare i servizi essenziali per gli abitanti, a cominciare dal bar e dal negozio, inventare nuove attività per dare possibilità di lavoro ai giovani che volevano rimanere a vivere in paese, contribuire a salvaguardare il territorio; offrire servizi e prodotti ai turisti, salvaguardare in sostanza la comunità: questi gli obiettivi ambiziosi della cooperativa nata dai giovani della Pro Loco. Dopo 25 anni quegli obiettivi non sembrano più ambiziosi: sono realtà. Oggi la c-operativa Valle dei Cavalieri è una delle più significative cooperative di comunità italiane, un modello per tante altre esperienze, studiata e visitata da studiosi italiani e stranieri. Creare lavoro e rafforzare i legami della comunità: la cooperativa Valle dei Cavalieri questo obiettivo l’ha raggiunto. L’iniziativa si terrà a partire dalle 11:00 presso la sede della cooperativa, in via Caduti 25 novembre ’46 a Succiso Nuovo di Ventasso (RE).
Dopo il saluto del sindaco di Ventasso, Antonio Manari, il presidente della Valle dei Cavalieri, Dario Torri, parlerà dei 25 anni di una cooperativa di comunità nell’alto Appennino Reggiano. Seguiranno gli Interventi di Matteo Caramaschi, presidente di Confcooperative Reggio Emilia, Andrea Volta, presidente di Legacoop Emilia Ovest, Sonia Masini, ex sindaco di Ramiseto, Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, Simona Caselli, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna. Alle 12:30 è previsto l’intervento conclusivo del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti.
“Era il 9 gennaio 1991, nevicava, quando il sottoscritto ed altri 8 amici ci siamo recati dal notaio per costituire la cooperativa”, racconta il presidente della cooperativa, Dario Torri. “A Succiso nel 1990 aveva chiuso l’ultimo bar, con la bottega e la tabaccheria, della famiglia Bruni. Negli anni 50 a Succiso -continua Dario Torri – c’erano 5 bar, due ristoranti e tre botteghe. Altri tempi, però il segnale era chiaro: se non si fosse fatto qualche cosa era la fine, come purtroppo è accaduto in altri paesi, sarebbe stata solo questione di tempo. Tra gli altri motivi che animavano il gruppo c’erano quelli di creare occupazione, salvare il paese, tutelare il territorio. Ci siamo detti: proviamo, male che vada chiudiamo tutto. Dopo pochi mesi sono arrivati i camion con l’arredamento del bar e del negozio. Mai più avrei immaginato il successo e la popolarità che la cooperativa avrebbe avuto nel corso di questi anni”.