Da Un tram che si chiama desiderio a Il Padrino: l’icona di Marlon Brando. E poi i cento anni di Dino Risi, a partire dal nuovo restauro del suo cult Il sorpasso: la Cineteca di Bologna è pronta ad alzare il sipario di Piazza Maggiore. Più di 50 serate ‘Sotto le stelle del cinema’, per una manifestazione, realizzata nell’ambito di bè bolognaestate, dal carattere unico, capace di raccogliere ogni sera d’estate migliaia di persone davanti ai grandi classici della storia del cinema o alle proposte più particolari e interessanti della produzione più recente.
Sotto le stelle del cinema tornerà in Piazza Maggiore da sabato 18 giugno (con la versione restaurata di Amarcord di Fellini), per accompagnare il pubblico fino al 15 agosto compreso (inizio proiezioni ore 21.45).
Sotto le stelle del cinema, manifestazione ideata e realizzata dalla Cineteca di Bologna, è resa possibile anche quest’anno grazie ai contributi istituzionali (Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema, Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura), da quelli della Fondazione Carisbo e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, di Gruppo Hera, prezioso main sponsor ormai da molte edizioni.
Una manifestazione cresciuta nel cuore della città e dei cittadini, coinvolgendo sempre nuove realtà che ne consentono la realizzazione. Ai nuovi apporti degli sponsor – Lloyds Farmacia, Vodafone, Noema Life, Mielizia, Mutua Salsamentari, Alcisa – si affiancano le grandi riconferme di Camst, Lega Coop e Ascom Bologna, e i sostegni consolidati di Unipol Banca, Mare Termale Bolognese, Ordine degli Ingegneri di Bologna, Ottica Garagnani, Alce Nero.
Si rinnovano poi le collaborazioni istituzionali con l’Università di Bologna, l’Alliance Française, il Teatro Comunale di Bologna (che porterà la sua orchestra in Piazza Maggiore, per due serate dedicate a Charlie Chaplin e Buster Keaton), Tper.
Un’edizione 2016, questa di Sotto le stelle del cinema, che si preannuncia ricca di ospiti:
Giorgio Diritti (20 giugno) per l’anteprima del suo documentario Bologna 900;
Nicolas Seydoux (Gaumont), Frédérique Bredin (CNC) e il cantante Ruggero Raimondi (23 giugno) per il restauro di Carmen di Francesco Rosi;
Thierry Fremaux (24 giugno) per la serata dedicata ai fratelli Lumière;
Jean-Claude Carrière (27 giugno) per il restauro di Valmont di Miloš Forman, di cui è sceneggiatore;
Gianfranco Rosi (12 luglio) per Fuocoammare, vincitore dell’ultimo Festival di Berlino;
Claudia Llosa (13 luglio) per Il canto di Paloma;
Carlo Lucarelli, Manetti Bros. e Giampaolo Morelli (15 luglio) per la serata Ispettori e Commissari;
Valeria Golino (16 luglio) per Miele;
Matteo Garrone (17 luglio) per Il racconto dei racconti;
Gianni Zanasi (18 luglio) per Non pensarci;
Pietro Marcello (19 luglio) per Bella e perduta;
Giuseppe Gaudino (20 luglio) per Per amor vostro;
Antonio Medici (21 luglio) per La famiglia Belier di Éric Lartigau;
Uberto Pasolini (26 luglio) per Still Life.