Hanno dovuto frenare per non investirla dopo che un auto l’aveva centrata e si era allontanata senza soccorrerla. Grazie all’intervento e alle cure praticategli dai componenti di una pattuglia dei Carabinieri di Toano, capeggiata dal comandante maresciallo Capo Fabrizio Magri (foto), una civetta ha potuto ricominciare a volare dopo aver rischiato di morire lungo la provinciale 19 dell’Appennino reggiano. E’ successo questa notte poco prima dell’una in località la Capannina del comune di Carpineti. Una pattuglia dei carabinieri impegnata nel controllo dei caseifici per prevenire i furti ha dovuto arrestare immediatamente la marcia per non travolgere un uccello che sbucato all’improvviso da un cespuglio che costeggia la provinciale, è stato centrato da altra autovettura che proveniva dal senso opposto a quello della pattuglia dei carabinieri e che, dopo aver impattato sul parabrezza è finita sula strada davanti alla macchina, con il conducente dell’altra autovettura che si allontanava. I militari subito scesi dal veicolo accertavano trattarsi di una civetta che dolorante saltellava lungo la provinciale.
Dopo averle prestato le cure necessarie e assicuratosi che la volatilità non fosse stata compromessa, la civetta posizionato sul dorso della mano del Maresciallo riprendeva a volare sana e salva per i cieli dell’Appennino. Sebbene soccorrere gli animali in caso di incidenti stradali sia obbligatorio, come sancito dal codice della strada che ha fissato dall’estate 2010 l’obbligo di fermarsi in caso di incidente con un animale, il conducente che questa notte ha travolto un magnifico esemplare di Civetta è fuggito. Soltanto la prontezza di riflessi della pattuglia dei Carabinieri che fortunosamente sopraggiungeva ha impedito che il volatile finesse schiacciato sull’asfalto. I Carabinieri ricordano che chi investe animali senza soccorrerli rischia una sanzione per oltre 1.500 euro.