Nel dibattito in corso in questi giorni sul recupero dell’area ex Cisa-Cerdisa interviene anche Giancarlo Fabbi, gallerista modenese e operatore nel mondo dell’arte contemporanea: “Credo che non approfittare di una occasione del genere sarebbe a dir poco pazzesco! Le possibilità di utilizzo del “contenitore” a fini culturali rappresenterebbe per il nostro territorio un ulteriore esempio delle eccellenze che ci vengono riconosciute in tutto il mondo.
Da operatore culturale sarei davvero entusiasta di fronte all’ipotesi di un progetto di recupero (e come me credo tanti altri operatori del settore) che trasformi l’attuale deposito in uno spazio polifunzionale dedicato all’arte contemporanea.
Ho avuto modo in questi giorni di confrontarmi con diversi artisti italiani di levatura internazionale trovandoli anche loro entusiasti di fronte a tale ipotesi.
Molti potrebbero obiettare che Sassuolo è una piccola cittadina di provincia, che non è Milano ne Roma, ma il successo di qualsiasi iniziativa dipende sempre e solo da come e cosa si fa, non da dove, Sassuolo tra l’altro si trova logisticamente all’interno di una isocrona di sole due ore dai territori più ricchi di Italia.
Credo anche, per esperienza, che di fronte ad un progetto concreto e, sottolineo di levatura internazionale, non sarà difficile recuperare le risorse finanziarie necessarie, sia da fondi pubblici di finanziamento ma anche e soprattutto da privati.
Non lasciamoci scappare una occasione del genere, non capita tutti i giorni!!!!”