Ci sono i quarant’anni della scomparsa di Pier Paolo Pasolini e una retrospettiva su Claudio Caligari, che con il suo “Non essere cattivo” rappresenterà l’Italia agli Oscar, al centro della sesta edizione del ViaEmili@DocFest, il festival del cinema documentario che si svolgerà al Teatro dei Segni di via San Giovanni Bosco 150 a Modena dal 5 all’8 novembre con quattro giorni di proiezioni tutte gratuite. Anche quest’anno al festival è abbinato un concorso on line con premiazione in programma sabato 7 novembre alle ore 20. La rassegna, curata da Fabrizio Grosoli, critico cinematografico e da Roberto Roversi, presidente nazionale dell’Associazione Unione Circoli Cinematografici (Ucca), quest’anno presterà particolare attenzione al documentario femminile con la presentazione di sette opere realizzate da altrettante registe, tra cui molte modenesi. Attesissimo ospite Gianfranco Pannone, che racconterà le barricate di Parma nel 1922 (“Trid cme’ la bula”) e tre storie di vita ai piedi del Vesuvio (“Sul vulcano”). In programma anche l’anteprima di “Napolislam” di Ernesto Pagano, fulminante affresco sul vissuto quotidiano dei convertiti all’Islam nella cattolica Napoli di oggi e due opere per ricordare i 70anni della Liberazione: “Sabotatori” di Nico Guidetti e Matthias Durchfeld sul significato contemporaneo dell’essere antifascisti e “Crocevia Fossoli” di Federico Baracchi e Roberto Zampa, che raccoglie le testimonianze di coloro che furono internati nel campo di Fossoli, anticamera dei lager nazisti in Europa dove passò anche Primo Levi. Per le scuole, inoltre, è prevista una proiezione in programma martedì 3 novembre, su prenotazione, di “Roma città aperta” di Roberto Rossellini, in collaborazione con l’Istituto Storico di Modena. Per seguire il festival si potrà consultare il sito www.modenaviaemiliadocfest.it, la pagina Facebook Modena ViaEmiliaDocFest e usare l’hashtag su Twitter #vedf15.
“Mai come oggi il cinema del reale ha vissuto un momento così esaltante – spiegano i due curatori artistici – È il segnale che la fiction ha saturato il pubblico a forza di remake, sequel, prequel e reboot e la stessa serialità televisiva, la vera novità dirompente degli ultimi anni, sta cominciando a mostrare segni di stanchezza per ripetitività e mancanza di coraggio. Ecco allora la necessità di un appuntamento come il ViaEmili@DocFest”. “Il festival è in continua crescita – dice Anna Lisa Lamazzi, presidente Arci Modena: “Merito da un lato della capacità di questo specifico genere di attrarre pubblico e, dall’altro, della rete di associazioni ed enti che da anni si occupa di questo progetto e continua a portare a Modena documentari di qualità”. Per Gianpietro Cavazza, assessore alla Cultura del Comune di Modena: “questa manifestazione che sta mettendo radici nella nostra terra continua a dare frutti quasi all’insegna della ‘biodiversità’ rispetto agli sguardi dominanti. E questo è di per se stesso un valore che merita che le diverse mani che curano la crescita di questa pianta continuino a coltivarla anche con il sostegno istituzionale”.
Il ViaEmili@DocFest è promosso da Comune di Modena, Regione Emilia Romagna, Arci Regionale Emilia Romagna, Arci Modena, Ucca, Kaleidoscope Factory, Pulsmedia. Realizzato con il contributo di Fondazione Cassa di risparmio di Modena.
In collaborazione con Dipartimento di Studi Linguistici e culturali dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Istituto Storico di Modena, Voice Off, D.E-R, Sequence. Media partners: cinemaitaliano.info, Trc, Radio bruno e Gazzetta di Modena. Con la partecipazione di Cantine Riunite&Civ e Righi.
Tutte le proiezioni sono gratuite.
VISIONI E INCONTRI PER QUATTRO GIORNI
Si parte giovedì 5 novembre alle 20.30 con opere di registe donne; si chiude domenica 8 alle 20.30 con due film documentari di Giuseppe Bertolucci su Pier Paolo Pasolini
Il ViaEmili@DocFest, con il suo programma di proiezioni tutte gratuite, prende il via al Teatro dei Segni di Modena giovedì 5 novembre con una serata tutta al femminile: si parte alle 20.30 con la proiezione di “Ricette di Vita” di Alberta Pellacani, realizzato in collaborazione con Christian Caiumi, progetto partecipato tra memoria e cibo nato da un percorso condiviso con il Centro Documentazione Donna. A seguire, alle 21.30, “Il cerchio perfetto” di Claudia Tosi sul tempo del prendersi cura, narra la storia di due coppie che vivono in due stanze adiacenti in un hospice. A presentare entrambe le opere sarà Greta Barbolini di Arci nazionale. Al termine della visione i registi incontreranno il pubblico in sala. Venerdì 6 novembre alle 10.30 incontro su “Fare cinema in Emilia Romagna” con Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. Si parlerà di cosa cambia per i produttori e i cineasti del nostro territorio dopo l’entrata in vigore della nuova legge regionale sul cinema. Coordina Enza Negroni, presidente D.E-R Documentaristi Emilia Romagna. Dalle 14.30 retrospettiva di Claudio Caligari con la proiezione di “Amore tossico”, storia di un gruppo di tossicodipendenti romani tra litigi, rapine e speranza di una nuova vita. A seguire sarà la volta di “L’odore della notte”, ambientato alla fine degli anni Settanta sempre a Roma dove una banda di rapinatori semina il terrore tra le famiglie borghesi. I film saranno presentati da Leonardo Gandini, docente di Storia del cinema all’Università di Modena e Reggio Emilia. Sempre nel pomeriggio una finestra sul mondo di Alda Merini, raccontato da Antonietta De Lillo, ne “La pazza della porta accanto”, una lunga intervista tra vita privata e pubblica. Alle 20.30 “Sbagliate” di Daria Menozzi ed Elisabetta Pandimiglio sulla scelta di non essere madri. Le registe incontreranno il pubblico al termine della proiezione. Infine, alle 22.30 “Ihsane. In viaggio con papà” di Nicoletta Manzini, che ha seguito la protagonista che vive a Reggio Emilia e studia a Modena, nel suo paese di origine. A presentare il documentario sarà Gabriella Gallozzi, giornalista e critica cinematografica. Anche in questo caso la regista incontrerà il pubblico dopo la visione. Sabato 7 novembre alle 10 ultimo dei tre film che compongono la retrospettiva dedicata a Claudio Caligari: “Non essere cattivo”, testamento estetico ed esistenziale del regista recentemente scomparso che rappresenterà l’Italia agli Oscar. A seguire incontro dal titolo “Guardare in basso e volare alto”, un omaggio critico al cinema di Caligari con gli interventi di Leonardo Gandini e Roy Menarini, docenti di Storia del cinema rispettivamente all’ateneo modenese e all’Università di Bologna. Alle 15 anteprima “L’Italia che non si vede” con l’acclamata opera di Ernesto Pagano: “Napolislam”, storia di dieci convertiti all’Islam nella cattolica Napoli. Il documentario sarà presentato da Roberto Roversi, presidente nazionale Unione Circoli Cinematografici Arci. Dalle 17 doppio appuntamento con Gianfranco Pannone, uno degli autori italiani più apprezzati, con “Trid cme’ la bula”, racconto originale delle Barricate di Parma nel 1922 e a seguire “Sul vulcano”, tre storie di vita ai piedi del Vesuvio. Il regista incontrerà il pubblico al termine delle proiezioni. Alle 20 serata di premiazione del concorso on line ViaEmiliaDocFest2015. La giornata si concluderà con la proiezione di “COSEsalve” di Alberta Pellacani, diario per immagini e voci del terremoto del 2012 e di quello che ancora succede. La regista al termine della proiezione dialogherà con Flavia Fratello, giornalista di La7. A seguire “Uomini proibiti” di Angelita Fiore, che racconta della lotta interiore di un prete che si innamora di una donna. Entrambe le opere saranno presentate da Greta Barbolini di Arci Nazionale. Domenica 8 novembre si parte al pomeriggio con due opere che parlano della seconda Guerra Mondiale e della Liberazione: alle 15.30 “Sabotatori” di Nico Guidetti e Matthias Durchfeld sul significato contemporaneo dell’antifascismo e alle 17.30 “Crocevia Fossoli” di Federico Baracchi e Roberto Zampa, film documentario che raccoglie le testimonianze di coloro che furono internati nel campo di concentramento di Fossoli, dal quale partivano i treni per i lager nazisti in Europa. Dalle 20.30 omaggio a Pier Paolo Pasolini per il quarantesimo anniversario della scomparsa con due opere firmate da Giuseppe Bertolucci: “Pasolini prossimo nostro”, con un’intervista raccolta dal regista che racconta la sua ultima opera, “Salò e le 120 giornate di Sodoma. A seguire “La rabbia di Pasolini”, dove Bertolucci riedita “La rabbia” aggiungendo anche i sedici minuti mancanti. Il film sarà presentato da Giuliano Albarani dell’Istituto Stroico di Modena.
In anticipo sul festival, solo per le scuole su prenotazione, martedì 3 novembre, in occasione del 70esimo anniversario della Liberazione, proiezione di “Roma città aperta” di Roberto Rossellini, in collaborazione con l’Istituto Storico di Modena.
LA RETROSPETTIVA DI CLAUDIO CALIGARI
Al Festival tre film del regista recentemente scomparso. Venerdì 6 novembre alle 14.30 “Amore tossico” e alle 18.30 “L’odore della notte”; sabato 7 alle 10 “Non essere cattivo”
Non poteva mancare a Modena, nel programma di ViaEmiliaDocFest 2015, una retrospettiva dedicata a Claudio Caligari, regista recentemente scomparso che, con il suo testamento estetico ed esistenziale “Non essere cattivo”, rappresenterà l’Italia agli Oscar. Le riprese della sua ultima opera iniziarono a febbraio 2015 su una storia scritta a sei mani. Girato ad Ostia, il film è un’ideale continuazione di “Amore tossico”: storia di amicizia e caduta negli inferi, nella periferia romana degli anni Novanta, tra rapine, droghe sintetiche e l’illusione di poter cambiare vita. Le riprese durarono sei settimane, fortemente sostenute da Valerio Mastandrea, qui in veste di produttore delegato. Claudio Caligari muore il 26 maggio, appena finito il montaggio dell’opera, dopo una lunga malattia. Il film, presentato fuori concorso alla 72esima Mostra del Cinema di Venezia, ha ottenuto il premio Pasinetti al miglior film e al miglior attore: Luca Marinelli.
All’interno della retrospettiva presentata al ViaEmili@DocFest troviamo tre delle opere più rappresentative del regista scomparso: “Amore tossico”, del 1983, che verrà proiettato venerdì 6 novembre alle 14.30, “L’odore della notte”, del 1998, in programma lo stesso giorno alle 18.30 e infine “Non essere cattivo”, programmato per sabato 7 novembre alle 10. Nato come documentarista, Claudio Caligari inizia a farsi conoscere negli ambienti del cinema indipendente e di ricerca sociale, intorno alla metà degli anni settanta. Sin dall’inizio, il suo lavoro prende spunto sia dalle problematiche delle realtà giovanili disagiate, che dall’impegno politico negli anni del nascente Movimento del ’77.
PASOLINI RACCONTATO DA BERTOLUCCI
Domenica 8 novembre, la chiusura del festival è dedicata a PPP a 40 anni dalla morte con la proiezione alle 20.30 e alle 22.30 di due documentari d’autore su di lui
Per l’anniversario dei quarant’anni dal tragico assassinio di Pier Paolo Pisolini, il ViaEmili@DocFest di Modena presenta un omaggio al poeta e regista attraverso lo sguardo di un altro grande maestro che realizzò due opere a lui dedicate: Giuseppe Bertolucci. Domenica 8 novembre, in occasione della conclusione del festival, saranno proiettati a partire dalle 20.30 “Pasolini prossimo nostro”, una lunga intervista raccolta da Bertolucci che integra le tematiche dell’ultimo film di Pasolini, “Salò e le 120 giornate di Sodoma” con il pensiero dello stesso autore, attraverso un lungo dialogo sulla fine delle ideologie o la loro trasformazione. A seguire, “La rabbia di Pasolini”, dove Bertolucci ha riorganizzato a distanza di oltre quarantacinque anni, in maniera filologica, il film pasoliniano “La rabbia”, aggiungendovi la ricostruzione dei sedici minuti mancanti. In questo modo Bertolucci ha rieditato un film di cui i più giovani difficilmente avevano sentito parlare. Pier Paolo Pasolini nasce a Bologna nel 1922 e viene ucciso nella notte del 2 novembre 1975 a Roma. Considerato uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani del XX secolo, si distinse in numerosi campi oltre a quello cinematografico. Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi critici contro la borghesia, la società dei consumi e il movimento del Sessantotto.
IN MIGLIAIA HANNO VOTATO ON LINE
Tra le centodieci iscritte al concorso, selezionate venti opere che negli ultimi due mesi sono state visionate e votate sul portale per assegnare il “Premio del pubblico web”
Anche quest’anno il ViaEmili@DocFest che si svolge al Teatro dei Segni di Modena dal 5 all’8 novembre è abbinato al concorso on line, e nella serata di sabato 7 novembre lo spazio di via San Giovanni Bosco 150 ospiterà le premiazioni.
Sono 110 le opere arrivate per la selezione lanciata con il bando e venti quelle scelte, come ogni anno, dalla giuria. Tutte sono visibili in formato integrale e ad alta definizione sul sito web www.viaemiliadocfest.com, dove è possibile votare i documentari più belli fino al 2 novembre. Il sito ha registrato fino ad ora oltre 10mila utenti unici, che hanno espresso circa 2.300 voti validi. Il titolo più votato dagli utenti del portale sarà il vincitore del “Premio del Pubblico Web 2015”. Le stesse venti opere saranno sottoposte al giudizio di una giuria qualificata del settore cinematografico che designerà il vincitore assegnandogli il “Premio della Giuria ViaEmiliaDocFest 2015”, mentre grazie alla collaborazione con D.E-R (Documentaristi Emilia Romagna) verrà assegnato il “Premio D.E-R 2015” al miglior documentario la cui produzione o regista sono emiliano-romagnoli o il cui soggetto interessa la regione Emilia Romagna. Un appuntamento unico che, grazie al web, consente di dare visibilità a un numero sempre crescente di produzioni indipendenti, spesso mal distribuite e dunque invisibili per il grande pubblico, e di documentare le nuove tendenze di un settore sempre più in espansione quale quello del cinema documentario. Anche quest’anno le opere potranno essere lasciate on line sul canale dedicato di Vimeo ViaEmiliaDocfest dopo la chiusura del festival.
Il programma completo è on line (www.modenaviaemiliadocfest.it).