In merito al dibattito sulla chiusura del passaggio a livello di zona via Martiri, interviene l’Assessore alle Opere e l’Ambiente, Marco Ferri: “La petizione sottoscritta dai cittadini, sugli aspetti e le criticità connesse alla chiusura del passaggio a livello, troverà ascolto e attenzione da parte dell’Amministrazione comunale, essendo peraltro basata su argomenti sui quali in realtà stiamo lavorando da tempo, ben prima della presentazione di queste firme.
Ci auguriamo però, innanzitutto, che i promotori, in particolare il Movimento 5 Stelle, abbiano ben illustrato ai sottoscrittori, con onestà, il senso della petizione, ciò che è possibile e non possibile fare.
E tra ciò che non è possibile fare vi è la riapertura del passaggio a livello, atto conclusivo di un iter iniziato nel 1998 e già ampiamente illustrato in sede di assemblee pubbliche, commissioni e consiglio comunale. Stupisce quindi il fatto che il M5S, ampiamente informato nelle sedi istituzionali, prospetti, per raccogliere firme, la possibilità di una riapertura della trattativa con la Regione sulla chiusura del passaggio a livello. Trattativa già chiusa, da cui non è possibile tornare indietro e su cui nulla l’attuale amministrazione poteva fare.
Negli ultimi anni l’amministrazione comunale ha imposto il rinvio della chiusura per ottenere da FER e dalla Regione il rispetto degli impegni presi, innanzitutto il completamento della gara per l’affidamento della realizzazione delle barriere fonoassorbenti (ora già aggiudicate), opera ritenuta strategica al fine di abbattere l’inquinamento acustico cui sono soggette le abitazioni situate nei pressi del tracciato ferroviario”.
Prosegue l’Assessore Ferri: “Nel corso di questo periodo, la stessa Amministrazione comunale ha realizzato uno studio di fattibilità su ipotesi di sottopasso carrabile su via Martiri, soluzione non percorribile per la conformazione e la lunghezza dell’asse stradale che arriva davanti all’ospedale. Mentre è fattibile la realizzazione del nuovo tracciato stradale lungo l’asse del Tresinaro, che consentirebbe di creare una tangenziale ad ovest del centro abitato, ipotesi che continueremo a sostenere con forza per ottenere i nulla osta della Soprintendenza necessari per i vincoli paesaggistici esistenti.
Le rilevazioni del traffico effettuate dopo la chiusura del passaggio a livello, come già illustrato in commissione consiliare, hanno confermato le previsioni già presenti nel Piano della Mobilità e sulle quali già da tempo l’Amministrazione sta lavorando per individuare eventuali correttivi nella viabilità della zona.
Parlare di spesa di 300.000 euro per rotatorie resesi necessarie a seguito della chiusura del passaggio a livello significa distorcere la realtà, non comprendendo l’importanza di tali opere nel fluidificare il traffico e ridurre l’inquinamento in punti ritenuti ampiamente critici nel piano della mobilità pre-chiusura del passaggio a livello.
Si pensi alla rotatoria in via dell’Abate in corrispondenza del più importante plesso scolastico del nostro comune, che consentirà di rendere il traffico più scorrevole e sicuro, oltre a permettere la realizzazione di tratti ciclopedonali in continuità con gli esistenti e garantire il flusso da e per la scuola in maggiore sicurezza. Così come la rotatoria su via Martiri – SP467 (i cui lavori inizieranno nei prossimi giorni) consentirà l’eliminazione dell’impianto semaforico e un incremento sempre in termini di sicurezza negli attraversamenti ciclopedonali.
La mobilità, la sicurezza di chi circola in auto e ancor di più di pedoni e ciclisti sono al centro, da sempre, dell’attenzione di questa Amministrazione, che proprio in questi giorni ha iniziato le opere 2015 connesse alla viabilità (stanno terminando ad esempio in questi giorni i lavori di realizzazione degli attraversamenti ciclopedonali protetti davanti al polo scolastico Gobetti).
Ci faremo carico, come sempre in passato, di tutte le istanze e le preoccupazioni dei nostri concittadini, sempre però con la trasparenza e l’onestà intellettuale nel prospettare soluzioni concrete, utili e non fantasiose”.