I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Modena, dopo diversi pedinamenti ed appostamenti, nella sera di ieri hanno fatto irruzione in un appartamento di Solignano di Castelvetro (MO), dove da alcuni giorni era stato notato un insolito strano via vai di giovani nelle ore serali.
Una volta all’interno dell’abitazione, i militari hanno identificato una ragazza, C. V., classe 1985 e residente anagraficamente a Modena ed il convivente marocchino, D. M., classe 1988. Sul tavolo della cucina è stato subito notato un primo ovulo di circa 10 grammi di hashish (di quelli solitamente ingoiati dagli “ovulatori” per eludere i controlli aeroportuali) e diversi contanti (per una ammontare di 2500 euro).
Dopo avere rinvenuto le chiavi di una autovettura, i carabinieri hanno esteso la perquisizione finalizzata alla ricerca della droga anche all’interno di una vettura Alfa GT in uso alla coppia, parcheggiata nei pressi dell’abitazione: occultata in un vano ricavato nella portiera della vettura è stata trovata una calza da uomo con all’interno altri 9 ovuli da 10 gr. l’uno di hashish e 30 gr. di cocaina in una bustina di cellophane.
I due giovani, entrambi incensurati, sono stati tratti in arresto nella serata di ieri e giudicati nel primo pomeriggio odierno per direttissima dal Tribunale di Modena che ha condannato l’uomo ad 1 anno e 4 mesi di reclusione ed alla multa di 1200 euro, mentre la ragazza alla pena di 8 mesi di reclusione e mille euro di multa. Entrambi sono tornati in libertà per la concessione della sospensione condizionale della pena.
L’episodio dimostra quali siano al momento le esigente dei consumatori di droga, spesso giovanissimi, di Modena e della provincia che impongono anche agli spacciatori di diversificare le sostanze stupefacenti da immettere nel mercato illecito. Inoltre il confezionamento in ovuli dell’hashish lascia intendere che Modena, come altre realtà italiane, si diventata meta finale di ovulatori provenienti dalle zone di produzione nordafricane.