Tecnici del gas, luce, falsi appartenenti alle forze dell’ordine (ora anche false guardie giurate), studiosi di emissioni di radioattività su metalli (guarda caso oro e argento), funzionari Inps per autorizzare aumenti pensionistici, sedicenti amici di figli e nipoti che vantano crediti o millantano di essere stati mandati da questi impossibilitati a provvedervi. Nelle ultime 48 ore nel reggiano si è registrato un aumento esponenziale e preoccupante del numero di truffe da parte di malviventi che, con pretestuosi controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi come in questi ultimi due giorni tra Correggio e la città dove sono 3 i casi registrati dai Carabinieri. Insomma i malviventi dediti alle truffe ai danni di anziani sono tornati alla carica colpendo in rapida successione tra Correggio e Reggio Emilia. Nell’ordine l’altra mattina a Correggio un’80enne del luogo riceveva la visita di una falso addetto del gas che paventando una possibile fuga di gas nell’abitazione dell’anziana e con il pretesto di effettuare le verifiche del caso è entrato in casa impossessandosi di un orologio in oro e 1.000 euro dileguandosi. Negli stessi frangenti a San Martino in Rio altri due falsi tecnici del gas si presentavano presso l’abitazione di un’anziana del paese e riferendo di una possibile fuga di gas invitavano la donna a raccogliere tutti i preziosi in suo possesso altrimenti si sarebbero ossidati. In questo caso la donna però chiamava i figlio mettendo in fuga i malviventi. Infine ieri mattina a Massenzatico di Reggio Emilia due falsi tecnici dell’energia elettrica si presentavano presso l’abitazione di un’anziana invitandola a riporre tutti i soldi e i gioielli in frigorifero che dovevano effettuare dei controlli all’impianto elettrico che avrebbero potuto annerirli per poi impossessarsi dei preziosi e di circa 3.000 euro, in contanti ottenuti i quali si dileguavano. I tre episodi, uno dei quali fortunatamente andato a vuoto, sono un vero e proprio campanello d’allarme per gli stessi carabinieri reggiani che rilanciano quindi la campagna “Non aprite quella porta” rivolta agli anziani. Questi consigli possono, se seguiti, sicuramente aiutare a non “restare vittime” di questi malviventi come nel caso di Correggio dove la diffidenza dell’uomo ha messo in fuga i truffatori. In sintesi:
· non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa;
· diffidare degli estranei che vengono a trovare i cittadini in orari inusuali, soprattutto se in quel momento si è da soli in casa;
· prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e, se ci si trova di fronte una persona che non si è mai vista, aprire comunque con la catenella attaccata;
· prima di fare entrare lo sconosciuto, chiamare i carabinieri e la polizia, meglio un falso allarme che un sopralluogo per furto;
· tenere a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Agac, Poste, carabinieri, polizia) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
· non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di enti pubblici o privati di vario tipo: basterà utilizzare i bollettini postali, ottenendo peraltro un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
· attenzione alle sconosciute belle avvenenti e provocanti;
· se inavvertitamente si è aperta la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, ci si sente a disagio, non perdere la calma. Invitarlo ad uscire dirigendosi con decisione verso la porta, aprire la porta e, se è necessario, ripetere l’invito ad alta voce. Essere decisi nelle azioni.