Una delle opere più ‘popolari’ di Giuseppe Verdi in scena il 7 e l’8 gennaio rispettivamente presso la Tensostruttura Teatro 29 di Mirandola e il Teatro Ermanno Fabbri di Vignola: con le sue vicende e le sue celebri arie fra cui La donna è mobile, Rigoletto non smetterà mai di sorprendere e divertire il pubblico.
Un’opera di contrasti che alterna lo splendore della corte allo squallore suburbano come afferma il regista Pierluigi Cassano: “Rigoletto ci mostra assassini col senso dell’onore, prostitute dal cuore tenero, libertini che vacillano, educande che scoprono la vita e ne restano annientate. Su tutti il buffone eponimo: non sappiamo se disprezzarlo o ammirarlo, se condannarlo o giustificarlo… Sfugge a ogni classificazione morale, perché è un essere umano vero, con la sua complessità e le sue contraddizioni. Prima di Verdi, forse, nessun altro compositore era sceso tanto a fondo nell’animo umano”.
Archetipi e parallelismi, inganni ed equivoci in un gioco di specchi che parte dall’attitudine di Rigoletto, in quanto buffone, a imitare e deformare la realtà che finisce per rimandare all’ultimo riflesso: quello, nella finzione teatrale, di noi stessi.
7 gennaio ore 20.30 Tensostruttura Teatro 29, Via Dorando Pietri – Mirandola (MO)
8 gennaio ore 20.30 Teatro Ermanno Fabbri, Via Minghelli 11 – Vignola (MO)