Tra Gualtieri, Canossa e Brescello, fino alla Pietra di Bismantova, a caccia dei tesori della provincia di Reggio Emilia. ‘Sei in un Paese meraviglioso’, il progetto di Autostrade per l’Italia sviluppato in collaborazione con Touring Club Italiano e Slow Food Italia, che offre esperienze di viaggio originali e promuove il turismo di qualità, fa tappa in Emilia Romagna, nell’area di servizio Secchia Est. Qui i percorsi si intrecciano tra arte, storia e letteratura, alla scoperta dei luoghi che ispirarono Antonio Ligabue, dei castelli di Matilde e del regno di Peppone e Don Camillo, nati dalla penna di Giovannino Guareschi.
“Il progetto ‘Sei in un Paese meraviglioso’ è un grande successo di Autostrade per l’Italia – dice all’Adnkronos Francesco Delzio, direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Marketing di Autostrade per l’Italia – Gli italiani che si muoveranno per le vacanze di Natale e Capodanno per le nostre autostrade troveranno 55 aree di servizio attrezzate con experience che raccontano le bellezze del territorio”. L’obiettivo è arrivare “entro l’esodo dell’estate prossima, quindi entro il mese di luglio del 2015, ad avere 100 aree di servizio attrezzate con le esperienze di ‘Sei in un Paese meraviglioso'”.
A Gualtieri Ligabue giunse a vent’anni dopo una vita randagia e infelice. Sulle rive del Po la sua prodigiosa immaginazione trasformava le boscaglie e i pioppeti in coloratissime visioni pittoriche di giungle, popolate da animali e belve feroci: leopardi lottano con giganteschi serpenti, tigri dispiegano le fauci, leoni rincorrono gazzelle e lupi assaltano carrozze. Una genialità artistica capace di trasformare incubi e inquietudini in visioni incantate di grande potenza. Ma il suo genio fu pienamente compreso solo dopo la morte. Alla sua tormentata esistenza e alla sua geniale opera è dedicato il ‘Museo documentario’ di Palazzo Bentivoglio, che custodisce alcune pregevoli opere dell’artista.
Un vero e proprio viaggio nella storia è quello che offre invece Canossa, dove immergersi nelle colline reggiane, in un paesaggio dominato da torri e castelli. Fu dall’alto delle sue rocche sulle pendici dell’Appennino che Matilde di Canossa dominò il Medioevo italiano. Sebbene sia stato un personaggio storico di primo piano, la figura di Matilde fu avvolta da un alone leggendario quand’era ancora in vita: una donna minuta e tenace che seppe tenere testa agli uomini più potenti del suo tempo. A Canossa giunse scalzo l’imperatore Enrico IV ad implorare la revoca della scomunica papale. Un episodio profondamente radicato nell’immaginario: “andare a Canossa” significa infatti fare atto di sottomissione ammettendo i propri errori. Da visitare anche il castello di Bianello, dove soggiornarono papi e imperatori, e il castello di Rossena, il più imponente e meglio conservato della zona, in splendida posizione in cima a una rupe vulcanica.
Si arriva poi a Brescello, dove Giovannino Guareschi ambientò la saga di don Camillo e Peppone, avversari ma non nemici, spesso alleati verso le insidie del mondo. Un percorso attraverso le stradine porticate del paese guida alla scoperta dei luoghi-simbolo delle schermaglie tra il sacerdote e il sindaco, fino alla chiesa dei celebri dialoghi con il Crocifisso parlante. Nella piazza principale due statue in bronzo a grandezza naturale raffigurano i protagonisti che ispirarono anche i film di straordinario successo con Fernandel e Gino Cervi. Da Brescello si raggiunge Boretto, importante porto fluviale dove si coglie l’occasione per una gita in barca che riporta con la mente alle scene guareschiane girate a pelo d’acqua.
Infine la Pietra di Bismantova. Si dice che Dante abbia avuto l’ispirazione per ideare il monte del Purgatorio vedendo il profilo di questa Pietra e salendone la cima nel 1306. Luogo magico e misterioso, questa rupe tabulare è stata faro per i viandanti, fortezza naturale e rifugio di guerra, ritiro per eremiti e mistici. Oggi ne salgono i fianchi escursionisti e scalatori. Il singolare fascino di Bismantova può essere facilmente scoperto da chi si incammina lungo l’Anello della Pietra, itinerario escursionistico che permette di compiere l’intero giro della rupe fino in cima.
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