Sabato 22 novembre, appuntamento a Vignola, nella Sala dei Contrari della Rocca con il convegno dal titolo “Progettare insieme…un cerchio che ci unisce- esperienze di continuità tra nidi e scuole dell’infanzia statali di Vignola”, organizzato da Unione Terre di Castelli e Direzione Didattica Vignola. Alle 9 apertura di Omer Bonezzi, Dirigente Scolastico Direzione Didattica di Vignola e saluti di Mauro Smeraldi, Presidente dell’Unione Terre di Castelli e Sindaco di Vignola.
Dalle 9.30 relazioni di: Luigi Guerra, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione Università di Bologna che parlerà di “L’infanzia e il ruolo della scuola ai tempi della società 2.0” e Lucia Balduzzi, Docente Facoltà Scienze della Formazione Università degli studi di Bologna su “La continuità tra pratica e teoria”. Alle 10.30 coffee break. Alle 11 si parlerà di buone pratiche sul campo con Elisa Grandi, Daniela Bedogni, Graziella Montorsi, Mariella Ronga e Antonella Barbieri. Alle 12 chiusura lavori e conclusioni di Maria Cristina Stradi, coordinatrice pedagogica dei Nidi d’Infanzia dell’Unione Terre di Castelli.
“Creare spazi di formazione su esperienze positive come queste – ha commentato il Presidente dell’Unione Mauro Smeraldi- è fondamentale per promuovere una cultura dell’educazione fatta di confronto e crescita. Ascoltare poi gli insegnanti, gli educatori e gli operatori che ogni giorno sono sul campo rappresenta un dato irrinunciabile anche per gli amministratori locali, che non possono non partire da qui per essere in grado di effettuare scelte quanto più possibile corrette per il futuro”.
“L’esperienza di continuità- commenta il Dirigente Scolastico Omer Bonezzi- ha costituito e costituisce tuttora un importante e significativo momento di scambio e confronto fra educatori dei nidi e docenti di scuola dell’infanzia, che condividendo obiettivi e finalità dei vari percorsi, sono riusciti ad ottenere risultati molto soddisfacenti, al punto da decidere di proseguire con il medesimo progetto anche nell’anno in corso. Inoltre, per i bambini coinvolti, si è rivelata un’esperienza decisamente costruttiva poiché ha permesso loro di confrontarsi e interagire periodicamente e concretamente con compagni di diverse ètà”.