Al centro della terza giornata del ViaEmiliaDocFest, sabato 8 novembre al Teatro dei Segni di via S. Giovanni Bosco a Modena, ci sono le storie di piazza Grande, il dramma delle fabbriche che chiudono, il salvataggio di un borgo, una vita di donna, il convegno sul digitale, la nuova legge sul cinema della Regione Emilia-Romagna.
Si parte alle 10 con la seconda parte del convegno “Niente è più come prima: il cinema nell’era digitale” con Luca Mosso, Gianluca Guzzo, Pier Maria Bocchi. Coordina Leonardo Gandini, dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Alle 12 si discute della nuova legge sul cinema in Emilia Romagna con l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti ed Enza Negroni, presidente Documentaristi Emilia Romagna.
Al pomeriggio rassegna non stop di documentari: alle 15.30 “Avec toi sans toi” di Francesca Ragusa, che racconta la vita di Josette Gèraud Hayden (1916 – 2006), giovane sposa del pittore Henri Hayden e amica intima di Samuel Beckett.
Alle 17 sarà la volta di “Varvilla” di Valerio Gnesino, che racconta il salvataggio di un borgo alle porte del parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, in provincia di Reggio Emilia, grazie a una cooperativa formata dagli stessi abitanti.
Alle 18.30 gli autori presentano il documentario corale “È la mia vita in piazza Grande”, di Luca Dominianni, Gabriele Veronesi, Giulia Bondi, Giulia Bertella Farnetti, Christian Caiumi, Stefano Cattini, Riccardo Giullari, Anna Reiter, Alberta Pellacani. Introducono Francesca Piccinini, direttrice del Museo Civico d’arte di Modena e Greta Barbolini, presidente Ucca. Alle proiezioni si alterna il reading teatrale del gruppo “Gli Aggregati – Teatro per Amore”.
Alle 20.30 si annunciano i vincitori dei premi e del concorso on line Viaemiliadocfest2014: in oltre 10mila hanno visto per votarli i venti documentari selezionati dalla giuria e disponibili integralmente sul sito web (www.viaemiliadocfest.com).
A seguire, chiude la giornata del Festival la proiezione di “Patria” di Felice Farina, con Francesco Pannofino, Roberto Citran e Carlo Giuseppe Gabardini. Il film racconta la chiusura di una fabbrica nel torinese.
Il programma completo è on line (www.modenaviaemiliadocfest.it).