Durante i controlli sul cellulare in suo possesso i Carabinieri hanno accertato che al contatto mamma era associato un volto di una donna italiana certamente non somigliante al ragazzo nordafricano. Insospettiti della circostanza i Carabinieri di Scandiano, che avevano fermato il giovane al parco della resistenza per un rituale controllo trovandolo peraltro con della droga, hanno approfondito gli accertamenti trovando conferme ai sospetti. La mamma che aveva nei contatti era quella di una bambina reggiana a cui il costoso smartphone era stato rubato alla fine dello scorso mese di giugno. Con l’accusa di ricettazione i Carabinieri della Tenenza di Scandiano hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 35enne cittadino marocchino abitante a Scandiano che è stato anche segnalato quale assuntore alla Prefettura di Reggio Emilia essendo stato trovato in possesso di un grammo di marjuana.
I fatti hanno avito origine all’interno del parco della Resistenza di Scandiano dove i Carabinieri della locale Tenenza hanno sottoposto a controllo il giovane magrebino trovati in possesso di un grammo di marjuana, Dal parco alla caserma il passo è stato breve e da dove, alla luce di quanto rinvenuto, i Carabinieri si portavano presso la sua abitazione dando corso ad una perquisizione domiciliare che non ha portato al rinvenimento di ulteriori stupefacenti. Tuttavia l’attenzione dei Carabinieri scandianesi si focalizzava su un Samsung S4 trovato nella camera da letto del giovane.
La circostanza che al contatto mamma era associato un volto di una donna italiana certamente non somigliante al ragazzo ha insospettito i Carabinieri. “Galeotto fu il contatto!”. In effetti gli approfondimenti investigativi su quel contatto hanno consentito di appurare la mamma registrata nella rubrica era quella di una bambina reggiana a cui lo smartphone era stato rubato. Oltre alla segnalazione per droga il 35enne finiva quindi nei guai anche per ricettazione con i Carabinieri che provvedevano alla restituzione del cellulare alla bambina derubata.