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Boretto: presentato il libro dedicato alla cipolla borettana

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Renzo-PacchiariniI documenti ufficiali ne parlano addirittura dal 1426, ma solo oggi un intero libro è stato dedicato alla regina della tradizione enogastronomica della Bassa reggiana: “La cipolla borettana e il suo territorio” è stato presentato questa mattina da Pinuccia Morini e Renzo Pacchiarini, curatori del volume, assieme al sindaco di Boretto Massimo Gazza e a Luigi Pacchiarini della Provincia di Reggio Emilia.

Un libro bello e importante, che si dipana tra documenti antichi e ricette e racconta la storia di questo prezioso prodotto della terra. Ma la cipolla borettana non è solo storia: dalla dolcezza di questo bulbo dorato può passare anche il futuro di un territorio che, anche grazie a questa eccellenza enogastronomica, può attrarre migliaia di turisti.

È servita l’opera paziente della Morini e di Pacchiarini, appartenenti alla rete dei Custodi dell’Agrobiodiversità della Provincia di Reggio Emilia, per riportare in tavola i sapori di questa eccellenza e ricostruirne la storia in un libro: “Entrando in questa rete – hanno spiegato Pinuccia Morini e Renzo Pacchiarini durante la conferenza stampa – ci siamo presi l’impegno di custodire e di coltivare questa varietà vegetale tanto antica e nobile. Già lo scorso anno avevamo realizzato un piccolo opuscolo in occasione della Fiera di Guastalla, e in tanti si sono dimostrati interessati alla cipolla borettana, alla sua storia e ai suoi usi in cucina. L’idea del libro è nata in quel momento, e abbiamo impiegato diversi mesi per ricostruirne la storia e i legami col territorio”.

Un legame, questo, che è ancora molto forte: “Decine di cittadini di Boretto hanno voluto condividere con noi tantissime ricette basate sulla nostra cipolla, molte delle quali sono contenute nel libro – ha spiegato la Morini – In tanti hanno voluto contribuire con le loro versioni di manicaretti davvero deliziosi”. Non va poi trascurato un aspetto di trend generale delle abitudini alimentari: “La cipolla – ha aggiunto Renzo Pacchiarini – è sempre stato ritenuto un alimento indispensabile ma di secondo piano. Ma oggi, con la tendenza a nutrirsi in modo sempre più sano e semplice, questo vegetale su molte riviste è alla base di piatti da gourmet”.

Al progetto di valorizzazione della cipolla borettana, oltre al Comune e alla Pro Loco di Boretto, al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e alla Freddi snc, ha contibuito anche l’ente provinciale. Ha spiegato Luigi Pacchiarini, assessorato all’Agricoltura della Provincia: “Per mettere ordine e costituire i presupposti atti a salvaguardare la filiera della Borettana tipica, le province di Reggio Emilia e Parma hanno compiuto il primo passo fondamentale con la richiesta di iscrizione della Borettana nel registro della biodiversità regionale”.

La valorizzazione dei prodotti di qualità risulta essere fondamentale e strategica non solo per questioni storico culturali, ma anche e soprattutto per ragioni economiche, come ha fatto notare in conclusione il sindaco di Boretto, Massimo Gazza: “Il settore dell’agroalimentare di qualità conosce negli ultimi anni una crescita importante e non paragonabile ai settori economici tradizionali. Non posso che ringraziare gli appassionati valorizzatori di ieri e di oggi che con grande dedizione dedicano il loro tempo al prestigio nazionale e internazionale del nostro paese”.

Il volume non si troverà nelle librerie, ma si potrà trovare in occasione di diverse occasioni dedicate all’enogastronomia, come il “Rural fest” di Lesignano o le fiere di Guastalla e Boretto.