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Il Comune di Scandiano ha chiesto al Governo lo “sblocco” delle opere pubbliche ritenute strategiche

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8 milioni di euro. A tanto ammontano le opere pubbliche, ritenute strategiche, per le quali il Comune di Scandiano ha chiesto al Governo lo “sblocco” per poter procedere alla loro realizzazione.
Rispondendo all’appello fatto dal governo e dal presidente del consiglio Matteo Renzi, in previsione della prossima approvazione del decreto “Sblocca Italia” prevista per fine agosto, il Comune di Scandiano ha individuato le opere pubbliche, realizzabili nell’arco dell’attuale mandato amministrativo (2014-2019), considerate necessarie per lo sviluppo della città nei prossimi anni.
Circa 1.5 milioni di euro sono relativi al completamento della ciclo-pedonale di Bosco-Pratissolo-Scandiano, opera che ha già visto il recente completamento del tratto che dal centro della frazione di Bosco arriva fino alla zona artigianale e industriale e che necessità del collegamento con il capoluogo, e alla realizzazione della nuova ciclopedonale “dei Colli”, interessante la frazione di San Ruffino, per la quale esiste già un progetto preliminare.
Altri 2.5 milioni di euro sono stati previsti per viabilità e mobilità sostenibile, per la prosecuzione delle opere previste nel Piano Urbano della Mobilità. Ci sono poi vari interventi su edilizia scolastica, ritenuti strategici riguardando la modernizzazione e messa in sicurezza di ambienti deputati alla formazione e alla crescita delle giovani generazioni, per un ammontare di circa 950 mila euro (scuola “Boiardo”, scuola “Laura Bassi”, palestra di via Longarone)
Interventi antisismici su edifici strategici e piano di rimozione amianto (relativo soprattutto ai cimiteri dell’area comunale) prevedono investimenti per circa 1.8 milioni di euro; sempre sull’edilizia cimiteriale è stato richiesto lo sblocco del patto di stabilità per l’ampliamento del cimitero di Arceto (peraltro già finanziato nel Bilancio 2014) e di Chiozza per un totale di circa 400.000 euro.
Per quanto riguarda infine gli interventi sul centro storico sono stati richiesti allentamenti sui vincoli di patto per il progetto di rifacimento di piazza Duca d’Aosta (600 mila euro) che andrebbe a completare il restyling della zona adiacente a piazza I Maggio (già realizzata), e per la realizzazione del terzo stralcio del recupero del piano nobile della Rocca (investimento di 270.000 euro per i quali si prevede la ricerca di contributi esterni, come già fatto e ottenuto per gli stralci precedenti).

“Tali opere – afferma l’Assessore ai Lavori Pubblici Marco Ferri – sono tuttora bloccate non tanto per la disponibilità di risorse, ma soprattutto per le stringenti limitazioni imposte dal patto di stabilità o altri “vincoli” (amministrativi o di altra natura), la cui rimozione totale o parziale metterebbe il comune nelle condizioni di procedere alla loro realizzazione nell’arco temporale dei prossimi 5 anni, così come previsto dal programma amministrativo con il quale ci siamo impegnati davanti ai cittadini scandianesi nelle recenti elezioni di maggio. Investire sulla scuola e sul domani è da noi ritenuto prioritario, così come realizzare opere necessarie allo sviluppo delle nostre aziende e attività commerciali. Il nostro comune ha un bilancio solido e sano, frutto del lavoro degli anni passati, capace di far fronte a tali investimenti, spesso bloccati da norme nazionali che colpiscono anche le realtà virtuose come la nostra”.