Ancora un film italiano da Oscar (statuetta per il miglior film straniero nel 1992), sul grande schermo di piazza XX settembre, che anche mercoledì 18 giugno alle 21 torna a trasformarsi in arena cinematografica all’aperto. È “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores la pellicola che si proietta gratuitamente dalle 21 circa, non appena fa buio, per la rassegna “Venti di cinema”. A introdurne la visione sarà Claudio Silingardi, direttore dell’Istituto Storico di Modena.
Il film, uscito nelle sale nel 1991, nello stesso anno ha vinto tre David di Donatello e, per lo stesso premio, ha collezionato nove nomination. L’anno successivo, oltre all’Oscar, a “Mediterraneo” è andato il Nastro d’argento per il regista del miglior film a Gabriele Salvatores (e due nomination), e il Globo d’oro per la miglior musica a Giancarlo Bigazzi e Marco Falagiani (e la nomination per il miglior film).
Con “Mediterraneo” si conclude la cosiddetta “trilogia della fuga”, composta da “Marrakech Express” del 1989 e da “Turné” del 1990, ovvero il trittico di film diretti da Salvatores dedicati alla poetica della fuga verso una nuova forma di interiorità, di individualità, di impegno non condizionato da fattori ideologici, da miti collettivi, da figure guida carismatiche ma corruttibili.
Il film è girato nell’isola greca di Castelrosso (Megisti in greco), a sud est di Rodi, nel Dodecaneso. La storia racconta di otto militari italiani che nel giugno del 1941 sbarcano su una piccola isola dell’Egeo con il compito di stabilire un presidio. L’isola appare deserta, abbandonata dalla popolazione che ha subito la sanguinosa occupazione tedesca. Il manipolo di soldati, al comando del tenente Montini (Claudio Bigagli), un insegnante di latino e greco appassionato di pittura, si rivela un gruppo di persone inadatto alla minima attività militare e presto, sfruttando l’isolamento geografico, l’impossibilità di comunicazione con il comando dovuta alla radio in avaria, e l’apparente solitudine dell’isola, si dedica ad attività del tutto estranee alla guerra, compreso il sergente Lorusso (Diego Abatantuono), l’unico con apparenti motivazioni militari. Capendo di non aver da temere, pian piano la popolazione che si era nascosta (donne, vecchi, bambini e un prete ortodosso) esce, e riforma una comunità dove la vita riprende a scorrere tranquilla. Ad animarla sono le vicende interpersonali e gli attriti che si consumano intorno alla bellissima Vassilissa, la prostituta dell’isola che si pone al servizio del plotone ma della quale si innamora pazzamente l’attendente Farina (Giuseppe Cederna), un soldato impacciato con la passione per la letteratura, che finirà col rivendicare il suo sentimento verso la ragazza e farla diventare la sua fidanzata ufficiale.
Nel successivo appuntamento di “Venti di cinema” in piazza XX settembre, il 25 giugno si proietta “La prima cosa bella” di Paolo Virzì, che sarà presentato da Alberto Bertoni, docente di Letteratura contemporanea all’Università di Bologna.
“Venti di cinema” rientra nel programma di “Due piazze una città”, cartellone di attività gratuite promosse dall’assessorato comunale al Centro Storico, con l’assessorato alla Cultura e Modenamoremio, che in maggio e giugno animeranno piazza XX Settembre e largo San Giorgio, due luoghi di incontro storici che si riaprono alla città. Il programma è in distribuzione nei punti informativi del Comune e consultabile on line (www.comune.modena.it/economia).