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Due anni dal sisma: Comitato istituzionale con Errani e Gabrielli. Nuovo sito web sulle donazioni

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a-due-anni-sismaIncredulità, smarrimento ma anche un sistema già attivo mentre la terra non aveva ancora smesso di tremare. E’ con le parole e il ricordo dell’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, che si è aperta oggi, nell’aula “Fanti” della Regione Emilia-Romagna a Bologna, la riunione del Comitato istituzionale dedicato all’anniversario dal primo sisma che, il 20 maggio del 2012, scosse e ferì l’Emilia, lasciando un segno indelebile nel cuore della comunità, nel suo tessuto sociale, economico e produttivo.
E in ricordo delle 29 persone morte a causa del terremoto, un minuto di silenzio ha unito il Comitato composto da sindaci, presidenti di Province e rappresentanti delle istituzioni, presieduto dal commissario per la Ricostruzione Vasco Errani e dal capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. Un ricordo sottolineato dalle parole di impegno di Errani: “Noi dobbiamo restituire alla nostra comunità la certezza che le sue istituzioni sono all’altezza di quello spirito che ci ha fatto arrivare fin qui e che ci farà compiere la ricostruzione”.
Sito sulle donazioni
Una mattinata composta da testimonianze, cifre (vedi allegato), valutazioni sulla ricostruzione in corso. Ma anche un incontro in cui è stato presentato un nuovo strumento a disposizione dei cittadini, il sito web “www.donazionisisma.it”, banca dati che permette a chi abbia donato anche solo un euro giunto sul conto corrente della Regione Emilia-Romagna (31,1 milioni totali) di sapere quale destinazione abbia avuto la somma versata, a quale progetto di ricostruzione sia stata attribuita, con tutti i dettagli per ciascuna opera finanziata compreso lo stato di avanzamento dei lavori.
Un progetto che permette di tener fede a uno dei princìpi cardine sui quali, ha ribadito il presidente Errani, si è basato l’intero lavoro per la ricostruzione: la trasparenza. Dunque trasparenza e tracciabilità, così come legalità ed equità, ha ribadito Errani, “per un impegno e per un dovere etico e morale nei confronti della nostra comunità” e di chi sia impegnato, ha specificato l’assessore Gazzolo, “per darci fin da subito con la solidarietà una grandissima iniezione di fiducia”.

La testimonianza dei sindaci
La seduta è stata arricchita da interventi di sindaci e rappresentanti di amministrazioni comunali di ciascuna delle quattro province colpite dal sisma: Cento (Fe), San Felice (Mo), Rolo (Re) e Crevalcore (Bo). Sindaci e dipendenti comunali che sono stati ringraziati dal commissario Errani per la ricostruzione “sia per il difficile lavoro svolto nell’emergenza” che per quello “di una ricostruzione, in ogni dettaglio discussa, condivisa e partecipata in particolare nella sede propria del Comitato istituzionale”.

Legge nazionale sulle calamità
Un’esperienza di cui per Errani “si deve tenere conto nella necessaria elaborazione di una legge nazionale sulle calamità, perché nessuno si deve trovare nelle nostre condizioni, a dover ricominciare tutto da capo”. A questo proposito Errani ha evidenziato il ruolo determinante del prefetto Gabrielli (“per essersi assunto le giuste responsabilità nei momenti più difficili”), il quale a propria volta ha detto di concordare “sulla necessità che questo Paese debba dotarsi di un sistema normativo per le emergenze”.

I princìpi della ricostruzione
“Non abbiamo nessuna ambizione di lodare il lavoro svolto – ha detto Errani -, anzi affrontiamo con energia i problemi che non mancano e non vengono nascosti: però va reso giustamente conto alla nostra comunità del lavoro svolto. Ed è stato un lavoro compiuto in modo integrato con le Prefetture, con tutte le forze dell’ordine e la Protezione civile, con i volontari provenienti da ogni parte d’Italia. Abbiamo dimostrato che questo è possibile, con le istituzioni al centro di ogni decisione condivisa”.

Il futuro della ricostruzione
“I dati – ha continuato il presidente Errani – ci dicono che dobbiamo accelerare ma anche che la macchina funziona. Guardando ciò che è accaduto rivediamo i nostri programmi per le imprese, vediamo che oggi non c’è un’impresa ferma, gli 80 mila studenti che non avevano più una sede e che hanno iniziato regolarmente l’anno scolastico, vediamo le strutture sanitarie riattivate… Certo, c’è ancora tanto da fare e abbiamo dovuto fare i conti con altre calamità che hanno colpito lo stesso territorio, trombe d’aria e inondazioni. Ma alla fine noi vogliamo poter dire di aver ricostruito meglio di prima e senza aver speso un euro in più del previsto, sempre basandoci su irrinunciabili criteri di trasparenza e legalità”.

Cittadinanze onorarie a Errani e Gabrielli.
Dopo la riunione del Comitato a Bologna, nel pomeriggio Errani e Gabrielli si sono recati nelle zone terremotate. Il Comune di Vigarano Mainarda (Fe), in seduta straordinaria, ha attribuito la cittadinanza onoraria al capo della Protezione civile e consegnato un riconoscimento al presidente della Regione, oltre che ad altri esponenti della struttura commissariale. In seguito è stata inaugurata una palestra costruita con un contributo regionale.
A seguire, Errani e Gabrielli hanno fatto tappa a Mirabello (Fe) dove, in occasione della settimana dedicata al riconoscimento del volontariato di Protezione Civile, in piazza Matteuzzi si è tenuto un incontro con i volontari.
Quindi, il Consiglio comunale di Cento (Fe) in seduta straordinaria ha ospitato una lectio magistralis di Gabrielli e conferito al presidente della regione Vasco Errani la cittadinanza onoraria.

LE CIFRE DELLA RICOSTRUZIONE
Dopo le due scosse principali, il 20 e il 29 maggio 2012, il territorio colpito registrava: 19 mila famiglie che avevano lasciato le proprie abitazioni, di cui 16 mila (per un totale di 45 mila persone coinvolte) avevano chiesto assistenza; 14 mila edifici residenziali danneggiati; 13 mila attività economiche danneggiate (capannoni e impianti aziende agricole, negozi) nonché 1.500 edifici pubblici e strutture socio-sanitarie lesionati. Oltre 40 mila i lavoratori in cassa integrazione, scesi oggi a 215. L’area del sisma – in cui si realizza il 2% del Pil italiano – ha interessato 58 comuni (di cui 4 capoluoghi), due comuni per i danni produttivi e diversi comuni limitrofi con danni puntuali a edifici pubblici e privati.

Parte la ricostruzione
A oggi il totale delle risorse impegnate per l’emergenza, l’avvio della ricostruzione il rilancio della economia dei territori ammonta a 4,03 miliardi. A queste risorse si aggiungono 726 milioni di prestiti senza interessi accesi dalle imprese per il pagamento dei tributi, contributi e premi. La ricostruzione vera e propria è iniziata 14 mesi fa, con il riconoscimento del 100% del contributo (il Dpcm di febbraio 2013). Tra gli altri indicatori della ricostruzione, le 6.345 pratiche presentate per ricostruire abitazioni e imprese per un totale di 1,9 miliardi di euro, di cui 960 milioni registrati dalla piattaforma Mude (5312 abitazione) e 934 milioni registrati da Sfinge (1.033 imprese). Ben 110 enti pubblici coinvolti attuatori degli interventi, 1.200 i professionisti (registrati da Mude con ruolo di progettista architettonico) che salgono a 2.400 se si considerano tutti quelli che a vario titolo intervengono nella costruzione, nonché 1600 imprese esecutrici di lavori (il numero indica solamente le capofila e non le subappaltatrici). Rispetto agli anni di attività ordinaria le pratiche edilizie nei Comuni sono più che raddoppiate. L’esame delle pratiche Mude richiede un impegnativo supplemento di istruttorie: gli stessi uffici tecnici, oltre all’ordinarietà, curano le opere provvisionali e le opere pubbliche. Inoltre, 23 milioni di euro sono serviti per la rimozione di 595 mila tonnellate di macerie, con l’apertura di 1.764 cantieri, di cui oggi 1.562 già chiusi.

Gli strumenti di sostegno
A oggi le famiglie che percepiscono un sostegno – Contributo di autonoma sistemazione (Cas), Alloggi in affitto e Modulo abitativo prefabbricato (Map) – sono complessivamente 5.831 (le cui abitazioni per l’80% con danno E, che prevede una riparazione più complessa e con tempistiche lunghe): il 30% di quelle inizialmente coinvolte.

Edifici e imprese
Abitazioni. Delle 5.312 domande di contributo in iter (edifici, comprensivi di abitazioni e locali a uso produttivo e commerciale), 2.986 sono le Ordinanze di pagamento per 440 milioni di euro di contributi concessi. Le prenotazioni per accedere al contributo sono 7.305. Le domande e le prenotazioni (12.617 edifici) rappresentano il 90% dei danneggiati: i cantieri a oggi ultimati sono 1.572 (oltre il 50% delle domande finanziate).
Il costo medio per pratica/edificio risulta di 60 mila euro per i B e C; 235 mila euro per gli E0 (meno gravi); 438 mila euro per gli E1, E2, E3 (le più gravi). L’entità dei contributi concessi aumenta con la complessità degli interventi.
Imprese. Delle 1.033 domande di contributo presentate (immobili, beni strumentali, scorte e delocalizzazione), sono 512 i Decreti di concessione per 342 milioni di euro. Le prenotazioni per accedere al contributo sono 3.998. Le domande e le prenotazioni (5.031 imprese) raggiungono quota 8.016 unità se si considerano anche 2.985 immobili a uso produttivo e commerciale, registrati dalla piattaforma Mude in quanto inseriti in edifici.
Il costo medio per pratica risulta per l’industria di 1 milione e 121 mila euro, per l’agricoltura di 589mila euro e per il commercio di 388 mila euro.

Opere pubbliche e dei beni culturali
I tre piani operativi 2013-2014 che riguardano la ricostruzione o il recupero delle opere pubbliche e beni culturali prevedono 549 milioni di euro per 664 interventi.
Si tratta della prima attuazione del “Programma per la riparazione e il ripristino delle opere pubbliche e dei beni culturali” che prevede complessivamente 1.540 interventi per un importo di 1 miliardo e 354 milioni di euro. Nello specifico, per la parte dei Beni culturali, il programma prevede un finanziamento di 963 milioni di euro per 999 interventi calcolati sulla base della schedatura e valutazione del danno effettuata dalle squadre dell’Unità di crisi del Mibact.
Il Programma è stato definito dopo i primi interventi provvisionali e di somma urgenza effettuati già all’indomani del sisma per riaprire le “zone rosse”, ripristinare la viabilità, facilitare il rientro di coloro che avevano le abitazioni esposte a un rischio esterno (circa 2.000 interventi per oltre 200 milioni di euro), mentre contemporaneamente venivano costruite le soluzioni provvisorie per le scuole, i municipi, le palestre, le soluzioni residenziali e gli edifici pubblici temporanei.
Le opere pubbliche e i beni culturali che vi sono ricompresi (dalle chiese ai teatri dalle scuole alle strutture sanitarie) sono state individuati grazie ad un rilievo del danno effettuato dalla struttura del commissario delegato alla ricostruzione insieme a Comuni, Direzione regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna.
Nel dettaglio, i piani operativi 2013-2014 prevedono: 131 milioni di euro per 179 interventi in opere pubbliche; 288 milioni di euro per 363 interventi per beni culturali soggetti a tutela; 122, 6 milioni di euro per 122 interventi in edilizia scolastica e universitaria; 8 milioni accantonati per interventi in cui sono presenti proprietà miste pubblico/private.
Fino ad oggi sono stati presentati 226 progetti di cui 109 interventi riguardano beni soggetti alla tutela, 60 beni non soggetti alla tutela e 57 con importo inferiore a cinquanta mila euro, mentre gli altri sono in fase di redazione.

Donazionisisma.it

Il sito web donazionisisma.it è una banca dati che consente alle persone che hanno effettuato una donazione a favore dei territori colpiti dal sisma del 2012 di cercare a quale progetto di ricostruzione è stata destinata la somma versata.

Il sito prende in considerazione le donazioni ricevute dalla Regione Emilia-Romagna e dà conto della destinazione dei 12,4 milioni di euro donati attraverso bonifico bancario o bollettino postale, che comprendono anche gli 1,5 milioni raccolti in occasione del Concerto allo Stadio Dall’Ara di Bologna, dei 14,4 milioni raccolti dagli sms solidali e dei 4,3 milioni raccolti in occasione del concerto di Campovolo, “Italia Loves Emilia” (totale 31,1 milioni di euro).
Ricordiamo che molte altre sono state le fonti di finanziamento per la ricostruzione post-sisma e tanti i contributi volontari non diretti sul conto regionale.

In totale, sono pubblicate informazioni su 67 progetti di recupero, restauro o ricostruzione di edifici nelle 4 province colpite dal sisma a cui sono state destinate quote di queste donazioni.
Per ciascuno di questi progetti è presente un’immagine e informazioni relative alla struttura e allo stato di avanzamento dei lavori, aggiornato alla data odierna.

L’home page presenta quattro percorsi di ricerca, a seconda della modalità con cui l’utente ha effettuato la donazione:
1. Versamento sul conto corrente regionale o tramite bollettino postale;
2. sms solidale;
3. partecipazione al Concerto per l’Emilia allo Stadio Dall’Ara di Bologna del giugno 2012;
4. partecipazione al concerto Italia Loves Emilia al Campovolo di Reggio Emilia del settembre 2012.

Nel primo caso, l’utente – che si tratti di un privato, un’azienda, una scuola o un’associazione – può inserire il proprio nome nel campo di ricerca libero.
Sul sito sono ricercabili per nome tutti i quasi 9.000 soggetti che hanno donato in questo modo.
Dopo aver inserito il proprio nominativo, cliccando sul pulsante di ricerca l’utente visualizzerà una pagina che contiene un ringraziamento personalizzato e il link all’intervento (o agli interventi) cui è stata destinata la sua donazione.
Cliccando su quel link, potrà consultare la scheda relativa all’intervento che comprende una foto, un testo descrittivo, il resoconto delle somme a esso attribuite e l’elenco di tutti i donatori, dove ritroverà il proprio nome evidenziato. Negli altri tre casi (gli sms e i due concerti), non essendo possibile risalire ai nomi dei donatori, i tre pulsanti rimandano direttamente ad altrettante pagine, in ciascuna delle quali sono elencati tutti gli interventi finanziati con le risorse ricavate, rispettivamente, dall’invio degli sms, dal concerto di Bologna e da quello di Reggio Emilia.

Tanti hanno scelto di effettuare anonimamente la donazione e il sito prevede anche che se qualcuno non desideri essere menzionato, può scrivere perché venga eliminato il proprio nominativo dal sito, diventando donatore anonimo, con una semplice mail all’indirizzo info@donazionisisma.it.

I 67 interventi sono suddivisi per categorie (es. scuole, ospedali, impianti sportivi) e per provincia e sono consultabili anche a partire dalla mappa.

Nel sito è inoltre presente una galleria fotografica degli edifici oggetto di intervento.

Il sito è stato realizzato da: Agenzia di Comunicazione e informazione della Giunta, Direzione generale Programmazione negoziata e Intese, struttura tecnica Commissario delegato per la ricostruzione.