La considerava una “cosa sua” una sorta di donna oggetto e per questo dalla fine del 2010, allorquando lei aveva deciso di interrompere la loro relazione sentimentale, ha iniziato ad essere l’incubo per la donna sottoponendola a offese, minacce e brutali violenze sino ad arrivare l’altro giorno a colpirla alla coscia con un tagliacarte dopo averla brutalmente pestata. Per quest’ultimo episodio (come già peraltro avvenuto più volte nel passato) la donna, una 35enne reggiana, è ricorsa alle cure mediche un ospedale del reggiano venendo dimessa dopo le cure mediche per un trauma cranico minore, contusioni multiple ed una ferita con tagliacarte alla coscia dx. Sono stati i sanitari del pronto soccorso che hanno curato la donna ad attivare i carabinieri di Scandiano che hanno al termine dei dovuti riscontri con le gravi accuse di atti persecutori aggravati e lesioni personali aggravate hanno arrestato un 55enne salernitano residente in città. I due alla fine del 2009 avevano allacciato una relazione sentimentale poi interrotta dalla donna alla fine del 2010. Una decisione non condivisa dall’uomo che ha iniziato ad essere un vero e proprio incubo per la donna che in più circostanze per oltre 3 anni è stata oggetto di gravi minacce e violenze fisiche e psicologiche che da parte dell’uomo che considerandola una “cosa sua” le vietava di aver una vita proprio inducendola alcune volte a rifrequentarlo. Situazioni che hanno causato alla 35enne un perdurante stato di ansia e timore per la sua incolumità inducendola anche a mutare le proprie abitudini di vita come cambiare utenza del telefono per evitare di ricevere i numerosi messaggi di minacce ed offese sino ad arrivare a non uscire di casa per paura dell’uomo. L’ultimo episodio l’altra mattina quando i due incontratisi sul posto di lavoro avevano un’accesa discussione che vedeva la donna reagire con l’uomo che riusciva a sopraffarla riempendola di botte. Impossessatosi del tagliacarte che la donna aveva preso per difendersi la colpiva alla coscia. La copiosa fuoriuscita di sangue riportava ala calma l’uomo con la donna che fuggiva raggiungendo l’ospedale. Quindi l’attivazione da parte dei sanitari dei carabinieri di Scandiano che riscontrati i fatti rintracciavano l’uomo arrestandolo con le accuse di atti persecutori aggravati e lesioni aggravate. Già nel passato la donna ricorsa alle cure mediche aveva denunciato l’uomo: denunce poi ritirare dalla stessa per paura delle ripercussioni che l’uomo le aveva paventato qualora non avesse ritirato le denunce.