Un patto dei sindaci, promosso dalla Provincia, per ridurre le emissioni di gas serra del 20% al 2020. L’impegno è stato formalizzato giovedì scorso, dopo che negli ultimi mesi in pratica la totalità dei Comuni del territorio, nell’ambito delle diverse Unioni, aveva aderito all’iniziativa europea per ridurre le emissioni di gas serra. I sindaci, insieme alle relative strutture organizzative, sono ora chiamati ad intraprendere il percorso che li porterà alla definizione del quadro conoscitivo energetico-emissivo sia a livello di ente sia di territorio amministrato, all’attivazione di processi partecipativi e di coinvolgimento di stakeholders e cittadini per la definizione di azioni concrete per il raggiungimento degli obiettivi che troveranno sintesi in un Piano di azione per l’energia sostenibile, da sottoporre all’approvazione dell’UE.
Come ha evidenziato l’assessore Mirko Tutino, le singole iniziative locali si aggiungono ed integrano le politiche provinciali in tema di energia e contenimento delle emissioni, che trovano sintesi nel Piano energetico provinciale (Pep) approvato dalla Giunta nel corso del 2013 e ad oggi in fase di conclusione del percorso di approvazione definitiva. Nello spirito della stessa iniziativa del “Patto dei sindaci”, per il quale la Provincia di Reggio rappresenterà la struttura di coordinamento territoriale con funzioni di supporto e sostegno ai Comuni, il Pep – a sua volta frutto di una elaborazione partecipata e condivisa con cittadini e portatori di interesse – individua linee strategiche di azione specifiche del nostro territorio, indicando come prioritari gli interventi di risparmio e riqualificazione energetica nel settore civile ed industriale.
Proprio dalla riduzione dei consumi e quindi dei costi energetici si possono infatti ottenere risparmi che costituiscono la prima fonte di finanziamento per nuovi investimenti sull’efficientamento, che contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi. Questo è quanto ricordato anche da Alessandro Rossi di Anci-Emilia Romagna, che ai sindaci ha illustrato le numerose possibilità di forme finanziamento attualmente presenti a livello nazionale e anticipato indirizzi a livello regionale.
Tra gli strumenti da utilizzare da parte delle amministrazioni pubbliche vi sono certamente anche i contratti di Epc (Energy Performance Contract) con ricorso alle Esco (Energy Service Company), sperimentati con successo a livello provinciale da Acer Reggio Emilia, dei quali ha parlato il presidente Marco Corradi insieme all’esperienza maturata negli ultimi anni sui temi dell’efficientamento energetico del patrimonio residenziale.
Le Unioni di Val d’Enza, Terre Matildiche e Bassa Reggiana hanno rappresentato le proprie esperienze di Unioni in termini di organizzazione politico-tecnica nel percorso intrapreso con il Patto dei sindaci, dimostrando come sia fondamentale innanzitutto la creazione di consapevolezza e la formazione preliminare di risorse umane degli enti, e quanto sia altrettanto importante definire una rete di soggetti che si confrontano e condividono a livello di Unione metodi e strumenti. Una sinergia necessaria in tutte le possibili iniziative proposte sul territorio, al fine di garantire risposte efficaci da parte degli stakeholders coinvolti per il rispetto degli impegni presi in termini di riduzione delle emissioni.
La mattinata si è conclusa con l’illustrazione di alcuni strumenti operativi indispensabili per la definizione dei Piani d’azione per l’energia sostenibile, messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Arpa ed Ervet, rispettivamente per la redazione dell’inventario base delle emissioni (Ipsi) e per l’individuazione -nonché futuro monitoraggio – delle azioni di piano (Clexi), conformi a quanto richiesto dal soggetto europeo di validazione dei Paes. Anna Zappoli del Servizio Energia ed economia verde ha in particolare evidenziato l’azione di sostegno della Regione nell’ambito dell’iniziativa del Patto dei Sindaci, in attuazione del Piano energetico regionale, e ha illustrato le proposte di futuri assi di intervento per l’assegnazione dei fondi Por-Fesr 2014-2020, mentre Michele Sansoni di Arpa e Francesco Tanzillo di Ervet hanno presentato gli strumenti che consentiranno di rendere omogenei, quindi confrontabili tra i diversi territori, i dati dei bilanci energetico-emissivi e la quantificazione dei contributi di riduzione derivanti dalle azioni di piano.