“Nuvole nere si addensano all’orizzonte per il futuro dell’Ospedale di Vignola. Rispondendo alla mia interrogazione presentata dopo le affermazioni del direttore generale dell’assessorato regionale alla sanità circa il futuro di 25 strutture ospedaliere in Emilia Romagna e anche per quanto riguarda il Pronto Soccorso di Vignola mi aspettavo un qualche timido segnale di rassicurazione per una struttura che si rivolge ad oltre 80.000 persone con un territorio caratterizzato anche da ambiti montani. Invece non un parola. Dopo una pagina per raccontare il modello sanitario passato, in burocratese stretto e senza nessun preciso accenno, l’Assessore regionale alla Sanità Lusenti inizia a parlare della necessità di ridisegnare un nuovo sistema, di accentramento delle prestazioni, di dover ripensare il modello erogativo dell’assistenza ospedaliera. Dalla mia personale traduzione dal burocratese è evidente che sono in arrivo provvedimenti, naturalmente solo dopo le elezioni amministrative del prossimo del prossimo maggio, che renderanno sempre più depotenziato l’ospedale di Vignola.
Per evitare che ciò avvenga grande ruolo potranno averlo i cittadini, i loro rappresentanti e le associazioni, se sapranno essere uniti e non si piegheranno a mere logiche di partito e sapranno rappresentare le valide ragioni del territorio. Le prossime elezioni potranno inoltre essere un luogo per impegni precisi per chi vorrà ricoprire l’incarico di sindaco. Nel corso degli anni sono stati numerosi i tagli in provincia di Modena sempre camuffati da razionalizzazione. La sola logica economico-ragionieristica in tema di sanità non è davvero accettabile e rischia di penalizzare i cittadini”.
Lo afferma il Consigliere Andrea Leoni commentando la risposta della Regione Emilia Romagna alla sua interrogazione riguardante il futuro di numerose strutture sanitarie in Emilia Romagna, tra le quali l’Ospedale di Vignola, in provincia di Modena.