Hanno segato e rimontato le sbarre di una finestra che da su una zona buia, tastato i tempi d’intervento dei Carabinieri con una serie di falsi allarme finalizzati anche a comprendere da dove i militari giungevano. Dopo alcune ore sono passati all’azione: con dei mezzi agricoli hanno bloccato le vie d’accesso al caseificio per poi con un autocarro rubato procedere a caricare le forme di parmigiano. Un colpo studiato nei minimi particolari e preparato con cura dai malviventi il cui obiettivo erano le forme di parmigiano reggiano stoccate nel magazzino di stagionatura di una latteria sociale di Luzzara. La professionalità, lo zelo e la rapidità d’intervento dei Carabinieri di Luzzara – che non si sono fatti ingannare da una serie di falsi allarme scattai nelle due ore precedenti il furto – ha tuttavia scongiurato il colpo preservando le preziose forme. Nelle mani dei Carabinieri di Luzzara un autocarro Daily rubato poco prima sempre a Luzzara con le sponde abbassate pronto per essere caricato. Un recupero fruttuoso quello dell’autocarro sotto l’aspetto investigativo: i carabinieri hanno infatti proceduto ai dovuti rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa in quanto gli operanti hanno proceduto all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati. I malviventi appiedati sono quindi fuggiti per le campagne circostanti agevolati dal buio della notte ma è caccia all’uomo tra le campagne della bassa reggiana e mantovana.
Poco prima dell’una e sino alle 3,30 circa i Carabinieri d Luzzara hanno fatto alcuni intervento presso il caseificio fratelli Manfredini di Via Bosa per una serie di allarmi rivelatisi falsi. Si scoprirà dopo che era una tecnica studiata dai ladri per carpire tempi e modalità di arrivo dei Carabinieri nella speranza che all’ennesimo allarme sarebbero intervenuti con più calma. Non è andata cosi’ i tempi d’intervento sono sempre stati rapidi: questo l’hanno messo comunque conto anche i ladri che hanno bloccato con dei mezzi agricoli le strade d’accesso al caseificio. All’arrivo trovandosi la strada sbarrata i militari sono scesi dalla macchina raggiungendo di corso il caseificio. A quel punto ladri che avevano spalancato le porte del magazzino e si apprestavano a caricare un autocarro abbondato di tutta fretta, si sono dati alla fuga. Nel corso del sopralluogo si è accertato che gli stessi erano entrati segando le sbarre di una finestra posta lateralmente su una zona buia. Ora la parola alle indagini dei Carabinieri avviate in ordine all’ipotesi di reato di tentato furto aggravato.