Proveniente dalla Spagna è giunto in Italia per fornire ai connazionali passaporti falsi. A scoprirlo i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla che con l’accusa di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi hanno arrestato il cittadino pakistano U.R.S., 40enne in Italia senza fissa dimora, sequestrandogli due passaporti falsi. Nei guai anche un connazionale 30enne residente nel mantovano denunciato dagli stessi Carabinieri alla Procura reggiana per uso di atto falso essendo stato trovato in possesso del passaporto procuratogli dall’odierno arrestato a cui a sua volta i Carabinieri hanno trovato altro passaporto falso. E’ accaduto l’altra in Via Argine della frazione Villa Seta del comune di Cadelbosco Sopra quando durante le procedure di identificazione di due cittadini pakistani (uno regolare e residente a Viadana l’altro clandestino proveniente dalla Spagna) i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla rilevavano che i passaporti esibiti presentavano la stessa impronta digitale. I due venivano condotti in caserma e sottoposti a rilievi dattiloscopici che confermavano i sospetti dei carabinieri: l’impronta impressa nei passaporti non apparteneva ai due pakistani. Nel proseguo degli accertamenti si appurava che l’odierno arrestato, giunto da qualche giorno proveniente dalla Spagna, aveva fornito il passaporto al connazionale per poi essere a sua volta trovato con altro passaporto falso. Quest’ultimo veniva quindi arrestato per possesso e fabbricazione di documenti falsi con i connazionale che veniva denunciato per uso di documento falso. Le indagini ora mirano ad appurare il reale giro d’affari dell’arrestato e quale organizzazione si celi dietro la compravendita di documenti falsi posta in essere dall’arrestato che dopo la convalida del’arresto è stato sottoposto alle procedure di espulsione dal territorio dello stato italiano.
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