Una appendice nata a seguita dell’indagine Boiardo condotta dai carabinieri nell’ottobre del 2013 e che aveva portato all’arresto di nove persone tra italiani ed albanesi per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli approfondimenti investigativi dei carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagna di Reggio Emilia hanno infatti portato ad individuare in un cittadino albanese residente a Scandiano il fornitore di cocaina, in un caso da circa 4 anni, di giovani insospettabili della Scandiano bene. Le risultanze investigative sono state condivise dalla Procura reggiana nella persona della D.ssa Valentina Salvi, sostituto presso la Procura reggiana, che ha richiesto ed ottenuto dal GIP del tribunale di Reggio Emilia un provvedimento restrittivo di natura cautelare nei confronti di un cittadini albanese 38enne residente a Scandiano che ieri pomeriggio è stato eseguito dai carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagna di Reggio Emilia.
Secondo il capo di imputazione l’uomo dal 2010 cedeva a Scandiano stupefacenti a giovani del paese. A lui i Carabinieri sono arrivati nel’ambito della predetta indagine attraverso lo sviluppo del’utenza telefonica dell’albanese che portava a contatti con giovani consumatori di cocaina del paese. Giovani che sono sfilati in caserma per essere sentiti dai carabinieri e che hanno ricondotto quei contatti al’acquisto di cocaina che in un caso si protraeva per due vote al mese da oltre 4 anni. Il grave quadro indiziario emerso nelle indagini vedeva la Procura richiedere il provvedimento restrittivo di natura cautelare eseguito ieri pomeriggio dai carabinieri che hanno arrestato l’uomo.
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