«Rispetto a Torino mi aspetto un altro atteggiamento, e abbiamo lavorato su quello, oltre che sulla tattica». Tra Eusebio Di Francesco e un Natale senza apprensioni di classifica c’è la Fiorentina del suo amico Vincenzo Montella.
«Quasi un fratello, diventato allenatore che sa far giocare bene le sue
squadre: la Fiorentina ha – dice Di Francesco – grande qualità e tempi di gioco importanti». Meno fisica, e meno straripante della Juve, ma comunque «una big del nostro calcio, che andrà affrontata nel modo giusto. Dovremo cercare di non abbassarci ed essere pronti a ripartire, proponendo il nostro gioco. Non sarà semplice, ma abbiamo lavorato su quello che non ha funzionato ultimamente, e siamo pronti a fare la nostra partita». Senza Magnanelli ma con Berardi, il cui ritorno è attesissimo, e con un undici che dovrà fare il massimo, fa capire Di Francesco «anche e soprattutto in fase difensiva. Chi temo della Fiorentina?
Facile dire Giuseppe Rossi, che ha grande confidenza sul gol, ma – avverte Di Francesco – occhio a Borja Valero. Il gioco dei viola passa soprattutto dalla sua intelligenza e dalla sua capacità di dettare i tempi del gioco»