Il risultato è quello auspicato dunque. Erano state depositate alla cancelleria fallimentare due buste: una presentata da Alessandro Barilli, presidente della Reggiana, l’altra presentata da Squinzi. La base d’asta era di 3 milioni e 650 mila euro: di poco superiore l’offerta di Squinzi, che si è aggiudicato il tutto per 1 milione e 750mila euro. La partecipazione all’asta di Squinzi sembra aver colto di sorpresa Barilli che per prendersi il Giglio aveva costituito appositamente la Football Properties srl. Stupito dell’arrivo di Squinzi, ha capito che non avrebbe avuto chances. Tecnicamente un rilancio potrebbe avvenire tra 10 giorni, ma l’eventualità è al limite del possibile: dovrebbe essere di un sesto del valore. Una cifra troppo alta per lasciare aperta la strada a questa ipotesi.