Trasferta di “passione” per i ladri nel reggiano grazie agli incessanti controlli dei Carabinieri resi incisivi dalla collaborazione dei cittadini. Saltano i furti in abitazioni, in due caseifici, in un’officina meccanica mentre in un bar riesce a metà per l’intervento dei cittadini scesi in strada per bloccare i ladri.
Dalla bassa reggiana al comprensorio ceramico passando per la Val d’Enza: per alcune batterie di ladri, quella appena trascorsa è stata una notte di “passione” per alcune batterie di ladri grazie ai serrati controlli dei Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Emilia ed ala collaborazione dei cittadini sempre più attenti a garantire la sicurezza partecipata segnalando al 112 ogni movimento sospetto.
In ordine cronologico il primo inseguimento poco prima delle 22,00 di ieri a Scandiano, nel comprensorio ceramico reggiano. Durante un servizio di controllo del territorio, nel pattugliare un quartiere residenziale della frazione Chiozza All’alt intimato dai carabinieri l’auto si dava alla fuga con i Carabinieri che davano corso ad un inseguimento a folli velocità in conseguenza dei quali i malviventi tallonati dai carabinieri abbandonavano ‘auto fuggendo a piedi per i campi. L’auto recuperata è risultata essere stata rubata il 20 settembre scorso a Castelvetro Piacentino durante un furto in un abitazione.
Poco dopo le 2,00 una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Castelnovo Monti intercettava lungo la SP 513 del comune di Vetto un furgone Hyundai che forzava un posto di controllo dandosi ala fuga. Ne scaturiva un inseguimento in conseguenza del quale il conducente del furgone perdeva i controllo finendo in una cunetta. Dall’interno uscivano tre malviventi che si dileguavano a piedi. Il mezzo è risultato essere oggetto di furto avvenuto la notte tra il 18 e il 19 ottobre scorsi a Parma ai danni di una Onlus a cui è stato restituito. Secondo i Carabinieri il terzetto si apprestava a compiere un furto ai danni di un caseificio poco lontano dove i Carabinieri riscontravano, su richiesta del casaro, la manomissione del sistema di videosorveglianza.
Poco dopo sempre a Vetto tre malviventi (certamente gli stessi intercettati lungo la provinciale ndr) , probabilmente gli stessi, venivano messi in fuga dai Carabinieri di Castelnovo Monti mentre cercavano di entrare in un officina meccanica per asportare probabilmente un auto con cui proseguire la fuga.
A Castelnovo Sotto, nella bassa reggiana, è salato il furto in un caseificio preso di mira dai ladri che dopo aver manomesso le telecamere e forzato una finestra si apprestavano a svuotare il magazzino di stagionatura. Il provvidenziale intervento di personale di un istituto di vigilanza e dei carabinieri ha indotto i malviventi a desistere e fuggire.
A Campegine infine è parzialmente risuscito il furto in un bar di Via Amendola preso di mira con il cosiddetto metodo della spaccata. I malviventi si apprestavano a rubare 5 slot ed un cambiamonete, ma si sono dovuti “accontentare” di due slot dandosi ala fuga a bordo di un furgone per l’intervento dei cittadini che hanno lanciato l’allarme ai Carabinieri per poi scendere in strada e mettere in fuga i ladri. Il furgone poi, risultato rubato a Campegine, è stato recuperato con le due slot vuote, a Campegine. Il recupero dei due furgoni e dell’Audi A6 rubati costituiscono comunque rinvenimenti “fruttuoso” sia sotto l’aspetto economico, alla luce del valore dei mezzi, che sotto quello investigativo. I furgoni e l’auto sono stati sottoposti a rilievo finalizzati all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate al RIS di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati allo scopo di ottenere anche in sede scientifica risposte alle indagini.
In attesa che le stesse facciano piena luce per ora il dato oggettivo è costituito dal fatto che questa notte il binomio carabinieri – cittadini è stato l’elemento che ha impedito il saccheggio nel reggiano ad opera di più batterie riversatesi in provincia.