L’attuale articolazione oraria di apertura degli uffici comunali ha dimostrato di portare molti più benefici che svantaggi ai cittadini di Castelvetro. Il sindacato Funzione Pubblica/Cgil entra con fermezza nel dibattito sulla nuova articolazione oraria del Comune di Castelvetro, esprimendo forte contrarietà ad un ritorno, anche parziale, ai vecchi orari di apertura.
“Occorre evitare di scivolare in facili demagogie e fare invece un’analisi senza pregiudizi degli effetti derivati dalla nuova articolazione oraria” spiega Diego Bernardini della Fp/Cgil di Vignola.
Orari che prevedono, lo ricordiamo, la chiusura del sabato mattina a fronte di una maggior apertura al pubblico durante la settimana, ampliando l’orario e aggiungendo l’apertura del giovedì pomeriggio, ma soprattutto incidendo profondamente in un positivo efficientamento della struttura.
“I benefici sono emersi chiaramente durante questi mesi di sperimentazione” prosegue il sindacalista. Innanzitutto un considerevole risparmio economico, quantificato dal Comune in 22 mila euro all’anno, dovuto alle mancate spese per pulizie degli uffici ed utilizzo dell’energia (acqua, riscaldamento, condizionatori, ecc). Ma anche un tangibile snellimento e una maggior rapidità nella gestione delle pratiche dei cittadini, favorita dall’apertura unificata degli uffici comunali. Cosa che permette all’utenza di poter fruire di tutti gli uffici necessari nell’arco della stessa giornata.
C’è stato, inoltre, un miglior coordinamento con tutti gli altri uffici pubblici con cui il Comune deve relazionarsi (come l’Azienda USL o l’Unione Terre di Castelli o molti altri enti del nostro distretto e della provincia), nonché con associazioni di categoria e professionisti, riducendo i cosiddetti tempi morti ed aumentando la produttività lavorativa.
In tre parole: economicità, efficienza ed efficacia. “Non sono forse questi i principi cardine che dovrebbero guidare ogni riordino della Pubblica Amministrazione?” commenta Bernardini.
“Certamente vanno ascoltate le voci dei 349 firmatari della petizione (il 3% dei cittadini di Castelvetro) – continua il sindacalista – che chiedono la riapertura al sabato, ma riteniamo che le cose vadano valutate concretamente e nel loro complesso”.
Se fosse possibile, chi non vorrebbe il Comune aperto 24 ore al giorno e tutti i giorni della settimana? La realtà delle cose ci dice purtroppo un’altra cosa: che a fronte di un aumento costante delle competenze che il Comune deve svolgere quotidianamente (causa i drastici tagli nazionali) c’è stato un forte calo di dipendenti e di risorse (calo che purtroppo continuerà nei prossimi anni). Quindi è necessario ottimizzare quantità (orari di apertura) e qualità (livello di efficienza).
Ecco perché il ritorno ai vecchi orari sarebbe una scelta miope, che guarda solo un aspetto più populista, ma che non considera la situazione complessiva. “Riteniamo – conclude il sindacalista – che oggi il Comune stia funzionando meglio. Ma se ci sono elementi concreti che dimostrano il fallimento della sperimentazione dei nuovi orari, l’Amministrazione li fornisca”.
Lavoratori e sindacato sono pronti ad ascoltare ogni esigenza e, se necessario, a valutare un miglioramento dell’attuale sperimentazione. A patto, però, che si evitino sterili strumentalizzazioni e si riapra un vero tavolo di discussione sul merito.