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Polo Archivistico per Emergenze Regionali e delle Terre di Castelli: avvio del cantiere

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Nel maggio del 2011, dopo un lungo percorso processuale che ha confermato le ragioni dell’Amministrazione, la porzione di capannone costruita abusivamente è stata assegnata in proprietà al Comune che, considerato il prevalente interesse pubblico al mantenimento dell’immobile, ha stabilito di non demolirlo bensì di utilizzarlo come archivio e magazzino comunale.

Il trasferimento del magazzino è già concluso e ha portato ad un risparmio di 132,646,20 euro all’anno, ossia la cifra che il Comune spendeva annualmente per l’affitto dei magazzini dislocati sul territorio. Ha inoltre reso possibile l’azzeramento della spesa di quasi due milioni di euro previsti per la realizzazione di un nuovo magazzino comunale presso il Polo della Sicurezza, consentendo inoltre di assegnare il lotto alla Pubblica Assistenza di Vignola per la realizzazione della sede.

È ora in avvio il secondo lotto di lavori, quello relativo alla realizzazione del Polo Archivistico, inizialmente pensato per risolvere il problema degli archivi di deposito del Comune di Vignola e delle Terre di Castelli, che si è arricchito di un’importante collaborazione con la Direzione Regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Sovrintendenza Archivistica per l’Emilia Romagna, maturata a seguito del sisma del 2012.

Infatti, ad aprile 2013, è stata siglata una convenzione tra Comune di Vignola, Ministero e Sovrintendenza che prevede di collocare presso il deposito ex Galassini materiale archivistico che si trovi in sedi che necessitino di lavori di adeguamento e ristrutturazione. In particolare, torneranno sul territorio vignolese gli archivi della Pretura di Vignola, ora conservati presso l’Archivio di Stato di Modena, un ritorno importante che arricchisce il patrimonio documentale a disposizione della comunità.

La convenzione prevede che il Ministero provveda al finanziamento e alla realizzazione dei lavori di adeguamento dell’edificio alla normativa sugli archivi, potendone utilizzare una parte per il deposito temporaneo di patrimonio archivistico.

Per contribuire alla realizzazione dell’intervento, la scorsa primavera si sono mobilitate una serie di importanti realtà quali Associazione Liberi Incisori (ALI) di Bologna, Associazione Italiana Ex Libris, le gallerie Stamparte di Arrigo Quattrini e G7 di Ginevra Grigolo, entrambe di Bologna, l’Associazione Nazionale Archivistica Italiana (A.N.A.I.), promuovendo la mostra Terra Tremuit: Incisori per gli Archivi il cui ricavato è stato destinato agli interventi di messa in sicurezza degli archivi danneggiati dal sisma.

“La scelta di destinare a finalità pubblica la porzione abusiva dell’immobile ex Galassini ha consentito di rispondere a diverse esigenze: notevoli risparmi di denaro pubblico –che altro non è se non soldi dei cittadini- uso razionale delle risorse e risposta a diverse esigenze e urgenze, unitamente alla contrarietà a farne una valorizzazione economica, poichè avrebbe avuto gli stessi effetti di un condono.” -dichiara il Sindaco di Vignola Daria Denti. -“Credo sia davvero appropriato avergli attribuito la funzione di custodire, ogni volta se ne manifesti la necessità, i patrimoni archivistici: ora diventa un luogo che presidia la memoria, inclusa quella legata alla sua stessa storia.”