Sono stati tre giorni ricchi di confronti, visite e colloqui costruttivi quelli che hanno visto protagonisti alcuni sindaci dell’Unione dei Comuni Bassa Reggiana – da giovedì a sabato – ospitati a Norra Hisingen, uno dei distretti della città svedese di Goteborg.
Giammaria Manghi (presidente dell’Unione e sindaco di Poviglio), Massimiliano Maestri (Gualtieri), Giorgio Benaglia (Guastalla) e Barbara Bernardelli (Reggiolo) – che hanno pagato di tasca propria il costo del viaggio aereo, mentre il soggiorno è stato a carico degli ospitanti – insieme al direttore dell’Azienda Servizi Bassa Reggiana Cristian Fabbi, sono stati ricevuti da Tord Karlsson, sindaco del distretto, e da vari politici, dirigenti e pedagogisti che li hanno accompagnati a osservare da vicino l’attività didattica e formativa di alcune scuole della zona.
Venerdì la delegazione italiana ha preso parte a una tavola rotonda che ha avuto come tema il confronto tra i servizi educativi delle due realtà. In particolare, gli amministratori svedesi – che negli ultimi anni hanno affrontato un’importante riorganizzazione politico-amministrativa, che ha portato il distretto da 12 a 50mila abitanti – si sono interessati a come le scuole dell’infanzia reggiana gestiscono un’alta percentuale di alunni immigrati (che in terra scandinava provengono per lo più da ex Iugoslavia, Somalia, Iran e Iraq). Differenza strutturale tra i due sistemi a confronto è quella che riguarda la gestione: in Italia, le amministrazioni locali si occupano dell’istruzione per la fascia 0/6 anni, mentre in Svezia i Comuni hanno in carico gli studenti fino ai 16 anni. I sindaci della Bassa hanno quindi presentato la struttura e le peculiarità dell’Azienda Speciale.
Davanti a un’amicizia che perdura ormai da 15 anni, gli amministratori hanno pensato inoltre di sviluppare un vero e proprio gemellaggio tra l’Unione Bassa Reggiana e Norra Hisingen, in modo da cristallizzare un’esperienza che in tutto questo tempo ha visto svilupparsi numerosi scambi. E’ ipotizzabile dunque che nei prossimi mesi una delegazione svedese possa essere ospite in un consiglio dell’Unione, nel corso del quale sarà ufficializzato il gemellaggio.
Nel corso di questi tre giorni i sindaci hanno potuto toccare con mano come, in una realtà tanto lontana dalla nostra, gli asili della Bassa Reggiana siano stati presi a modello nella costruzione di quelli svedesi grazie ai continui scambi culturali e ai contatti che proseguono da anni, e che hanno portato in Italia circa 200 insegnanti e pedagogisti.