Ben 800 studenti delle superiori hanno assistito questa mattina a Canossa, ai piedi del Castello, alle lezioni sul valore storico e paesaggistico del territorio canossano tenute dall’architetto Walter Baricchi e dal professor Paolo Golinelli in vista della attesa demolizione dell’ecomostro in programma domenica. All’incontro, promosso dall’assessore provinciale all’Istruzione Ilenia Malavasi, hanno partecipato i ragazzi degli istituti Secchi, Pascal, Chierici, Matilde di Canossa, Nobili, Scaruffi-Levi, Moro, Filippo Re, Zanelli, Ariosto – Spallanzani, Motti, D’Arzo e Galvani Iodi.
“La nostra è una terra evoluta, abbiamo scuole, servizi, imprese, tesori paesaggistici di cui essere orgogliosi. Quando girerete il mondo capirete quanto l’Emilia-Romagna e Reggio Emilia siano rispettate – ha affermato la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, salutando gli studenti reggiani – La storia ci ha lasciato un patrimonio importante che non va disperso, ma che anzi va difeso e valorizzato. In passato sono stati fatti degli errori, abbiamo commesso dei peccati che scontiamo venendo anche a Canossa: a volte si è costruito male anche in luoghi stupendi come questo. Domenica abbatteremo finalmente questo ecomostro che deturpa da troppo tempo un paesaggio bellissimo e carico di significati storici. Con l’incontro di oggi abbiamo voluto trasmettervi il senso di una passione civile e di un lavoro che quotidianamente tecnici e volontari mettono in campo per difendere e promuovere il nostro territorio perché in un luogo bello, e in armonia, si vive meglio”.
Gli studenti hanno quindi ascoltato le lezioni dell’architetto Walter Baricchi, che ha illustrato le caratteristiche di “questo paesaggio, splendido esempio di storia della natura e dell’uomo”, e del professor Paolo Golinelli: “In realtà il famoso episodio del perdono di Canossa non rappresenta la vera vittoria di Canossa, che in quanto vassalla doveva obbedienza all’imperatore ma scelse l’ideale alleandosi col pontefice poi deposto insieme alla contessa – ha tra l’altro ricordato – la vera vittoria arrivò una quindicina d’anni più tardi, quando con soli quattro castelli rimastile fedeli proprio a Canossa respinse l’assedio del ben più numeroso esercito di Enrico IV”. Una visita al castello di Canossa ha concluso l’interessante
Con l’incontro di questa mattina riservato agli studenti ha preso così il via il weekend dedicato a Matilde di Canossa che, dopo la consegna dell’edizione 2013 dell’omonimo Premio al prefetto Antonella De Miro (questa sera alle 18.30 sul sagrato della Chiesa di Sant’Antonino di Quattro Castella, vivrà il suo momento clou domenica 22 settembre a Canossa quando (dalle 15.30 fino a sera) prenderanno il via le operazioni di demolizione della porcilaia. Sarà una vera e propria festa popolare. Un volo di mongolfiere, un laboratorio di aquiloni per i più piccoli in collaborazione con la fondazione “Sarzi”, la banda di Felina e il quartetto di fisarmoniche “Mantice armonico”, artisti di strada, brevi lezioni di storia sulla figura di Matilde (alle 16 e alle 17) a cura di Mario Bernabei, visite guidate al Castello, stand gastronomici della Strada dei Vini e dei Sapori di Scandiano e Canossa, gnocco fritto cucinato dalla Pro loco di Canossa, un punto ristoro con assaggi di prodotti tipici presso lo Iat: tutto questo e molto altro accoglierà coloro che domenica si recheranno a Canossa per l’inizio delle operazioni di abbattimento dell’ecomostro.