Dal tema del Cupido, il dio dell’amore della tradizione classica, a quello degli amori eroici e melanconici incarnati dai personaggi della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, attraverso autori come Guido Reni, Guercino, Tiarini, Pasinelli, Ludovico Lana e Salvator Rosa. La mostra “Dardi d’amore: pittura e poesia nel Barocco emiliano”, che inaugura in occasione del Festival filosofia sull’Amare, al Museo civico d’arte in largo Porta Sant’Agostino 337, vede l’importante collaborazione tra Museo d’arte, Galleria Estense e Biblioteca Estense e ospita alcuni prestiti dalla collezione d’arte della Banca Popolare dell’Emilia Romagna.
Allestita nella nuova sala espositiva dei Musei civici, la mostra consente di proporre al pubblico una selezione di opere in questo momento inaccessibili, data l’inagibilità della Biblioteca e della Galleria Estense dopo i terremoti del 2012.
Accompagna l’esposizione una guida che illustra il tema scelto, quello della passione d’amore simboleggiata dai “dardi”, e descrive le opere esposte rendendone soprattutto comprensibile l’iconografia in relazione sia ai repertori di antichità classiche che ai testi poetici. “Dardi d’amore” è a cura di Davide Gasparotto (direttore della Galleria Estense), Lorenzo Lorenzini (conservatore del Museo civico d’arte), Lucia Peruzzi (curatrice delle raccolte della Banca popolare dell’Emilia Romagna) e Milena Luppi (responsabile dell’ufficio Catalogazione e Fondi antichi della biblioteca Estense).
GLI AMORI FARSESCHI DEI BURATTINI MODENESI
Per il Festival filosofia “Teste di legno e cuori di panna”, mostra e spettacoli gratuiti
Ci saranno Sandrone, la Pulonia e Sgorghiguelo, poi Sganapino e il Dottor Balanzone, ma anche i burattini caricaturali di Carducci, Caruso, Puccini, Andreotti, Berlinguer e Craxi. In occasione del Festival filosofia sull’Amare, il Museo civico d’arte (largo Porta Sant’Agostino 337) dedica una mostra alla storia dei burattini e dei burattinai locali dal titolo “Teste di legno e cuori di panna, burattini modenesi di ieri e di oggi”. L’esposizione resterà aperta dal 13 settembre al 24 novembre e nei giorni del festival avrà i seguenti orari: dalle 9 alle 23 venerdì 13, dalle 10 all’1 sabato 14, dalle 10 alle 20 domenica 15. Sabato 14 e domenica 15 settembre ci saranno inoltre spettacoli gratuiti e laboratori per i più piccoli.
Lo sguardo sul mondo dei burattini spazia dalla fine Settecento ai giorni nostri con un’attenzione particolare al tema delle schermaglie amorose e dell’amore nelle sue diverse forme. I materiali esposti, tra cui burattini, scenografie, copioni e una storica “baracca”, ripercorrono l’attività delle celebri dinastie di burattinai dei Campogalliani, dei Preti e dei Maletti, accanto a una personalità eclettica come Umberto Tirelli. Tra le “teste di legno” esposte non mancano quelle della famosa Famiglia Pavironica, nata all’interno della baracca, che ogni anno si trasforma in personaggi in carne ed ossa durante il “Giovedì grasso”. Sandrone, Pulonia e Sgorghiguelo sono anche protagonisti di un cartoon realizzato dall’animatore modenese Secondo Bignardi nel 1977.
Attraverso un percorso cronologico che per la prima volta riunisce materiali appartenenti a collezioni pubbliche e private, la mostra a cura di Stefano Bulgarelli e Luana Ponzoni, presenta le maggiori personalità modenesi del teatro dei burattini concludendo la rassegna con un’apertura sulle attuali compagnie riunite nel “Consorzio dei burattinai modenesi”.
In mostra ci saranno anche alcuni dei materiali donati da Mauro Zanichelli al Museo civico d’arte: quinte e scenografie appartenenti al “Teatro Nazionale delle Teste di legno” di Umberto Tirelli, i cui burattini erano ritratti caricaturali dei protagonisti del jet-set dell’Italia degli anni Venti.
Nei giorni del Festival le compagnie propongono laboratori didattici gratuiti in cui bambini e genitori possono realizzare burattini in gommapiuma, scoprire l’arte di intagliare teste di legno o partecipare ad alcuni spettacoli. Sabato e domenica nel laboratorio Dida al piano terra di Palazzo dei Musei Sara Goldoni insegnerà a creare burattini e Luciano Pignatti svolgerà una dimostrazione di scultura. Sabato 14 alle 17.30 andrà in scena al Museo “Fagiolino ambasciatòr d’amore” (Compagnia di burattini della tradizione “Alessandro Barberini”), e domenica alla stessa ora “Messer Filippo e il drago Magalosso” (Burattini dell’Ocarina Bianca). Sabato sera alle 21.30 sarà piazza Sant’Agostino a ospitare “L’elisir d’amore Vaporotti”, a cura di Burattini della Commedia e Compagnia Lirica di Milano.