Al Palazzo Ducale di Sassuolo visite guidate tematiche gratuite Venerdì 13 Settembre (ore 10.00 – 19.00) – Sabato 14 ore (10.00 – 19.00) – Domenica 15 ore (10.00 – 19.00).
Palazzo Ducale di Sassuolo
Piazzale Della Rosa, 9
A partire dal 1634, ristrutturando e ampliando il precedente complesso castellano, il duca Francesco I d’Este promosse la realizzazione di questa suggestiva “Delizia” di villeggiatura, vero gioiello della cultura barocca dell’Italia settentrionale, affidando la direzione del cantiere all’architetto romano Luigi Bartolomeo Avanzini. Gli Appartamenti Ducali – decorati da numerosi artisti, fra i quali spiccano il pittore di origini francesi Jean Boulanger, i quadraturisti bolognesi Angelo Michele Colonna, Agostino Mitelli, Baldassarre Bianchi e Gian Giacomo Monti, assieme agli stuccatori Luca Colomba e Lattanzio Maschio – vedono alternarsi nelle volte e sulle pareti, entro suggestive architetture dell’inganno, temi allegorici ed episodi della storia estense a protagonisti della mitologia e della letteratura classica e cavalleresca, nel comune intento di esaltare la Nobiltà e il “Buon governo” estense. Del grande complesso fa parte anche la magnifica Peschiera, detta “Fontanazzo”: stupefacente “teatro delle acque”, sul tipo delle fontane monumentali di Villa d’Este a Tivoli, la cui progettazione si deve a un architetto e scenografo di fama internazionale come Gaspare Vigarani, che lavorò anche per Luigi XIV di Francia.
Nell’Appartamento Stuccato, così chiamato per le eleganti decorazioni in stucco bianco-dorate, sono stabilmente inserite le installazioni ed i dipinti contemporanei creati nel 2001 da artisti americani ed europei, esponenti di spicco della Minimal Art, in occasione della mostra Monochromatic light e donati nel 2005 dai collezionisti Giovanna e Giuseppe Panza e dai loro figli.
Un ospite illustre. La Galleria Estense a Sassuolo
Esposizione temporanea
a cura di: Soprintendenza ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, Comune di Sassuolo
«L’esposizione rappresenta un importante momento di ripresa delle attività culturali dopo i tragici eventi sismici del maggio scorso. Testimonia della nostra volontà di continuità dell’azione di tutela e di valorizzazione del patrimonio storico artistico, così fortemente colpito dal sisma del maggio 2012.
Anche la Galleria Estense è stata chiusa al pubblico per i danni subiti ed è in attesa dei lavori di consolidamento. Per questo motivo la Soprintendenza di Modena ha voluto trasferire a Sassuolo, nello splendido Palazzo Ducale, una sceltissima selezione dei suoi dipinti, altrimenti non visibili. I dodici magnifici capolavori qui riuniti, una minima parte delle raccolte estensi, sono però rappresentativi della ricchezza della Galleria.
Il Ritratto di Francesco I d’Este del Velazquez basterebbe da solo a testimoniare l’importanza del museo. Ad esso si aggiungono i capolavori di Cosmè Tura, Cima da Conegliano, Correggio, Tintoretto, Annibale e Ludovico Carracci, Guercino, Nicolas Tournier, Cristoforo Munari e la tavola di Dosso Dossi recentemente restaurata.
L’esposizione temporanea nel Palazzo Ducale di Sassuolo ha comportato un impegno organizzativo notevole che la Soprintendenza di Modena ha affrontato con slancio, per testimoniare la volontà di continuità dell’azione del nostro Istituto in momenti così difficili per la terra modenese e per tutta la Nazione. Non va dimenticato che al pian terreno del Palazzo, sin dai primi giorni successivi al sisma, è attivo il Centro di raccolta delle opere danneggiate dal terremoto e vi è inoltre organizzato il cantiere per i primi interventi di manutenzione e di restauro, con l’insostituibile supporto dell’ISCR di Roma e dell’OPD di Firenze.
L’evento Un ospite illustre. La Galleria Estense a Sassuolo non sarebbe stato possibile senza l’impegno dei funzionari e di tutto il personale della Soprintendenza di Modena (ai quali va la mia gratitudine) e senza il sostegno e l’aiuto della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna e del Comune di Sassuolo. La concessione della gratuità da parte della Direzione Regionale è un segno fortemente simbolico di apertura e di disponibilità nei confronti della cittadinanza e dei visitatori, per superare il momento di grave crisi e restituire alla cultura ed al patrimonio artistico nazionale quel ruolo centrale indispensabile per una ricostruzione su basi solide e condivise. Il Comune di Sassuolo ha dimostrato una generosa disponibilità per rafforzare il già consistente impegno, condiviso con la Soprintendenza, nella gestione dell’apertura al pubblico del Palazzo Ducale, centro di attrazione culturale e turistica per la città.
Un grazie va rivolto anche al Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Bologna, per la costante assistenza fornitaci, e a tutte le maestranze che hanno collaborato».
(Stefano Casciu, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia)
I miti d’amore
Visite guidate tematiche a cura di Laura Bedini e Luca Silingardi
Percorrendo le sontuose sale del Palazzo Ducale di Sassuolo, si accompagneranno i visitatori in un suggestivo viaggio nei miti dell’amore, tratti dalla letteratura, dalla storia e dalla mitologia, sapientemente narrati dai pittori al servizio del duca Francesco I d’Este, in uno straordinario compendio di cultura classica di metà Seicento destinato a celebrare la gloria del casato estense.
Laura Bedini, funzionaria storica dell’arte della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Modena e Reggio Emilia, direttrice del Palazzo Ducale di Sassuolo, terrà le visite delle ore 10 e delle ore 15.
Luca Silingardi, storico dell’arte e giornalista, curatore delle Raccolte Civiche d’Arte di Sassuolo e autore di numerose pubblicazioni relative all’arte e all’architettura emiliana dal ‘500 al ‘900, terrà le visite delle ore 11.30 e delle ore 17.
Partecipazione gratuita fino a esaurimento dei posti disponibili (max 30 persone per gruppo)
Per informazioni e prenotazioni: fino a giovedì 12 settembre presso l’URP: tel. 0536 1844 801 – da venerdì 13 settembre presso la biglietteria del Palazzo Ducale: tel. 348 4669407
Chiesa di San Francesco in Rocca
Piazzale Della Rosa
Originariamente ubicata sul lato opposto della piazza, già avancorte del Palazzo Ducale, dove era stata fondata alla fine del Trecento e ricostruita nel secondo Cinquecento, la chiesa fu riedificata nel sito odierno come cappella palatina fra il 1650 e il 1653, su progetto di Bartolomeo Avanzini, l’architetto che dal 1634 attendeva alla trasformazione del medievale castello nella “Delizia” per la villeggiatura estense.
L’interno, col prezioso arredo barocco di paliotti in scagliola carpigiana e di altari preziosamente intagliati, dorati e argentati, fu sontuosamente dipinto dai medesimi artisti attivi nel vicino complesso ducale, con l’illusionistica restituzione di elementi architettonici e l’ingannevole proposizione di finte aperture spaziali, secondo i canoni della scuola bolognese di quadratura prospettica a partire dal 1651.
Suggestiva espressione dell’arte barocca è la cappella di destra che, dietro un “teatrale” velario mobile, custodisce il Crocifisso detto “Santissimo Tronco”: venerata reliquia custodita dall’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso fin dal 1588.