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Casalgrande: non vuole allontanarsi da casa – arrestato dai carabinieri

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Si è conclusa con un arresto in flagranza di reato la vicenda di un 47enne casalgrandese che si ostinava a non allontanarsi dall’abitazione familiare. Già da qualche anno la sua relazione coniugale si era incrinata, scadendo nelle più consuete circostanze che, come nella maggior parte dei casi, vede la moglie soccombere al marito. Il rapporto ormai caratterizzato da continue violenze e minacce nei confronti della moglie e della figlia, oltre all’ovvia separazione, aveva indotto il Giudice del Tribunale di Reggio Emilia ad emettere nei confronti dell’uomo un “ordine definitivo di protezione con allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dai congiunti”, per la durata di 9 mesi, a cui era stata data esecuzione lo scorso 4 agosto. Il 47enne, però, aveva mal digerito tale provvedimento tanto da infrangerlo subito. Già il successivo 8 agosto, infatti, nel corso della serata si era recato ed intrattenuto arbitrariamente nel cortile di casa arrivando addirittura a rompere il vetro della finestra del bagno con la pretesa di entrarvi contro la volontà della moglie, minacciandola affermando di essere in possesso di un’arma, cosa poi risultata non veritiera. L’intervento dei Carabinieri della Stazione di Casalgrande, oltre ad evitare più gravi conseguenze, consentì di richiedere al Giudice un provvedimento d’urgenza più incisivo, finalizzato ad una maggiore tutela della donna. Non contento l’uomo, per altro ammonito della gravi conseguenze a cui stava andando in contro con tale comportamento, la scorsa notte, verso l’una, si è nuovamente recato nel cortile di casa pretendendo di entrare e reiterando le minacce nei confronti della donna che, preoccupata, ha richiesto nuovamente l’intervento dei Carabinieri. I militari della Stazione di Casalgrande giunti sul posto, appurata la persistenza del comportamento dell’uomo e la sua chiara volontà di non rispettare le imposizioni dell’Autorità Giudiziaria, procedevano ad accompagnarlo in Caserma ove lo dichiaravano in arresto per il reato di atti persecutori previsto dall’art.612 bis C.P.. Ultimate le rituali formalità, il 47enne, è stato messo a disposizione del P.M. di turno in attesa del rito direttissimo.