Abito da tanti anni a Sassuolo dopo che da giovane 23enne decisi di investire la mia vita e lavoro in questo paese.
Ormai anche se Nonantolana d’origine, mi considero una sassolese a tutti gli effetti, perchè ho condiviso nel tempo i momenti belli e brutti di questa zona che da giovane mi ha dato speranze di vita migliore crollate in quel lontano 2009 da quando persi il lavoro di grafica che non sono più riuscita a trovare.
Ovunque giri, mi rendo conto che anche Sassuolo è cambiata ,e dal paese che era ,è diventato l’ombra di se stesso ,come le persone della mia eta’.
E’ il tessuto della città che è deteriorato come gli abitanti e come le persone arricchitesi nel tempo, diventate una lobby che c’è ma non visibile ai canali comuni di impiegati e operai sempre più stranieri e con le pezze al sedere.
Ma non è di questo che voglio parlare,voglio parlare di quel mostro di cemento incompiuto rosso e grigio che da anni immemorabili accompagna e disturba la nostra vista vicino la sede della polizia,vicino al parco albero d’oro e insieme agli extracomunitari è diventato il simbolo dello sfacelo di questa città.
Mi chiedo quando sara’ distrutto perchè è orrendo,e rappresenta ciò che è il fallimento di Sassuolo, un mostro che si è alimentato con l’avidità del denaro di pochi, del tessuto produttivo della ceramica, vendendo a cani e porci (per il realizzo subito), la tecnologia, l’esperienza, la genialità del paese della piastrella portando sul lastrico anche i cittadini pecore, ignari a giochi più potenti di loro concentrati soltanto a lavorare con la testa dentro a un forno di ceramica.
ORA SIAMO QUESTO!!!!!
Un paese comprato dai cinesi, un paese sfasciato con le strade rotte, e palazzi mostro da abbattere ma che rimangono li’ da anni…Chissà se quando avrò 70 anni ci sarà ancora ? Secondo voi?
S.P.