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Vignola, Confesercenti su Tecnopolo: “da troppo rimandato, fondamentale per il territorio”

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“Si guarda al Tecnopolo ormai, come opportunità per il territorio: di crescita, d’innovazione d’impresa, di rilancio. L’auspicio ora è che il prossimo autunno, l’avvio dei lavori di realizzazione sia veramente effettivo”. In questo modo Confesercenti commenta le recenti dichiarazioni del Presidente dell’Unione Terre dei Castelli che, dando quasi per cento il periodo in cui si partirà per la realizzazione della struttura nell’area industriale dell’ex-Sipe Alte, pare mettere fine ai continui rimandi degli ultimi due anni.

Centrale ed in posizione strategica tra le provincie di Modena e Bologna e quindi facilmente raggiungibile, riqualifica un’area a vocazione manifatturiera evitando – basilare secondo l’associazione imprenditoriale – nuovi consumi di territorio. “Anche se fortemente ridimensionata rispetto all’imponente progetto iniziale del Parco tecnologico della meccanica avanzata da realizzarsi nell’ area della sx-Sipe basse, rimaniamo conviti dell’importante opportunità che l’opera rivestirà per la zona delle Terre dei Castelli e non solo. Una fondamentale tappa nel processo di posizionamento competitivo del territorio vignolese all’interno del panorama provinciale il cui eco considerate le finalità di questa struttura, potrebbe essere con ogni probabilità, anche regionale”, afferma il presidente di Confesercenti della zona di Vignola Luigi Scelleri.

Un punto d’incontro, fusione, elaborazione e sviluppo di idee innovative con la loro conseguentemente trasmissione verso l’esterno, auspica Confesercenti. “Un incubatore, con solide radici sul territorio volto a favorire in modo costante la conoscenza e il trasferimento di saperi e tecnologie tra Università ed imprese del territorio medesimo. In grado, di generare innovazioni di tipo imprenditoriale, capaci di impattare in modo significativo sul tessuto economico locale, offrendo così nuove occasioni di crescita”.

“Siamo convinti che – aggiunge Confesercenti – se opportunamente sostenuto, una volta realizzato, il Tecnopolo potrà rappresentare una risposta positiva anche ai profondi cambiamenti che il tessuto economico dell’area sta vivendo a causa della crisi: sia in termini di aumento della competitività, che di innovazione. Oltre che possibile imput per la creazione di nuove forme di impresa nei settori più diversificati: dall’ICT al terziario compreso il comparto agroalimentare; considerando imprimo luogo la forza e la presenza di questo settore le cui eccellenze Dop e Igp sono, sinonimo di assoluta qualità e riconosciute ovunque. L’auspicio è quindi quello di arrivare quanto prima alla sottoscrizione della convenzione con la Regione Emilia Romagna al fine di avviare finalmente i cantieri”.