L’operazione ‘Rischiatutto’ che ha assestato un duro colpo al clan camorristico dei Casalesi, con l’arresto di oltre 50 persone, ha visto anche le Province di Reggio Emilia e Modena essere interessate al blitz condotto su tutto il territorio nazionale dai Carabinieri del ROS. In particolare i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, congiuntamente ai colleghi del ROS di Bologna, hanno operato a Scandiano dove all’alba di oggi sono stati arrestati l’imprenditore A.A. nato a Caserta 42 anni fa e la compagna A.I.G. nata a Bucarest 28 anni fa, entrambi domiciliati a Scandiano (RE) ed associati rispettivamente nel carcere di Reggio Emilia e nella sezione femminile del carcere di Modena. Tra gli arresati anche il 39enne P.P. nato a Reggio Emilia finito in manette a Modena dove risiede.
A Modena gli inquirenti sono risaliti ad A.N, che a Castelfranco gestiva un circolo privato dove, secondo l’accusa, si praticava il gioco d’azzardo illegale, attraverso la modifica delle apparecchiature omologate. Di installazione e modifiche si occupava una ditta modenese, amministrata dal catanese A.P..
I complessivi 57 arrestati sono accusati, a vario titolo, di partecipazione e concorso esterno in associazione a delinquere di stampo camorristico, associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo dell’attività di gioco e scommesse, illecita concorrenza con violenza e minacce, truffa aggravata ai danni dello Stato, frode informatica, riciclaccio e reimpiego, intestazione fittizia di beni, estorsione e altri delitti aggravati dalle finalità mafiose. Nell’ambito dell’operazione sono stati sequestrati, non in queste province, anche beni mobili e immobili per un valore di centinaia di milioni di euro.
L’operazione, denominata “Rischiatutto” ha interessato le province di Caserta, Napoli, Frosinone, Modena, Reggia Emilia e Catania. L’indagine è il prosieguo della prime due inchieste denominate «Normandia 1» e «Normandia 2» tese a smantellare il clan Schiavone, egemone all’interno della federazione casalese.