È con perplessità che Confesercenti Terre dei Castelli e Fismo-Confesercenti Modena guardano alla campagna che si appresta a lanciare il Corpo Unico di Polizia Municipale dell’Unione: ovvero, la documentazione fotografica dei prezzi esposti nei negozi, prima dell’avvio dei prossimi saldi. È stato annunciato la scorsa settimana dal comandante del corpo medesimo e molto preoccupati si sono detti a riguardo invece, gli operatori del commercio. “Non siamo a sindacare sull’assoluta importanza del rispetto delle regole la cui osservazione va perseguita con tutti i mezzi legali consentiti – asseriscono entrambe le Associazioni – Riteniamo opportuno però che tale rispetto vada incoraggiato, evitando di creare un clima inquisitorio da caccia alle streghe nei confronti degli esercenti del settore moda, per altro già alle prese con la gravissima crisi che da anni attanaglia il comparto”.
La preoccupazione che le modalità operative annunciate, il cui primo passo pare essere la creazione di un repertorio fotografico relativo alle vetrine dei negozi di abbigliamento, generino un clima non proprio sereno tra gli addetti del commercio, è molto alta. “Ed per questa ragione e per il fatto che l’iter in questione, a detta del comandante della Municipale dell’Unione risulta ancora allo stato di bozza, senza contare sempre stando alle sue parole, che le segnalazioni di abusi non sono numerose, abbiamo chiesto con urgenza all’Unione un confronto di merito. E’ evidente a tutti che il creare un rapporto trasparente tra i commercianti del settore ed i consumatori è di utilità reciproca”, evidenziano Confesercenti Terre dei Castelli e Fismo.
“Avremmo sicuramente preferito che su queste modalità operative prima di essere annunciate alla stampa, ci fosse stato un confronto con le Associazioni economiche del settore. Anche e soprattutto al fine di evitare generalizzazioni e campagne mediatiche che minano ancor di più la fiducia, già a minimi storici, dei consumatori, demonizzando un’intera categoria di lavoratori, piccoli imprenditori e commercianti, già vessati, forse più di altre categorie, dagli effetti negativi della recessione in atto”, concludono le due Associazioni.