E anche nel 2013 Novellara sarà teatro dell’ennesima, e ormai a questo punto immancabile, edizione del festival Uguali Diversi.
Non è bastata al Sindaco, e alla sua remissiva giunta, la rovente polemica scatenata lo scorso anno quando l’incomprensibile volontà di assecondare la prosopopea e la supponenza di un assessore, convinto di essere il solo competente sul modo di promuovere e governare la cultura nel territorio, ha causato da una parte le mie dimissioni dal ruolo di assessore, dall’altra la spaccatura del gruppo di maggioranza nel momento del voto sulla mia mozione che chiedeva, visto il periodo di pesante crisi economica aggravato dal tremendo sisma di maggio, di cancellare l’edizione 2012 del festival.
Con la delibera di giunta nr. 78 del 29/05/2013 infatti, codesta amministrazione ha nuovamente palesato la ferma intenzione di continuare a imporre ai propri concittadini questa davvero poco amata iniziativa, la quale anziché promuovere una cultura di base aperta a tutti e attenta ai problemi concreti, persevera ostinatamente nell’estraniarsi dalla realtà quotidiana rifugiandosi in stucchevoli celebrazioni intellettualistiche, tanto astratte quanto elitarie.
Colpisce poi il tema scelto per questa sesta edizione: il lavoro.
Anche questa volta si vuole sfruttare la popolarità e l’attualità di un tema estremamente e drammaticamente importante, o quantomeno avvertito come tale da milioni di cittadini, giovani, precari e disoccupati, per reiterare la solita sequela di lezioni magistrali tenute dai soliti esperti tuttologi, praticanti a pagamento di comparsate festivaliere, con la regia del solito, mai rinnovato, comitato scientifico, anche questo ovviamente a pagamento.
Ma quali risposte concrete potranno mai arrivare dai dotti e navigati teologi e professori che saranno invitati al festival, al dramma di un giovane precario o senza lavoro, gravato dalla consapevolezza di un’aspettativa di futuro fatto di miseria ed esclusione sociale?
Non sarebbe forse più opportuno che l’amministrazione, che appartiene a tutti i cittadini non dimentichiamolo, impegnasse tempo e risorse in modo più proficuo e terra-terra piuttosto che nella preparazione e nella gestione diretta di un evento come questo?
Ma ovviamente non sarà così!
Questa giunta a quanto pare ha già deciso e a noi, inguaribili critici polemici, che avremmo voluto essere testimoni di un coraggioso cambiamento di linea all’insegna della concretezza e della sobrietà, non rimane altro che sperare che dal 2014 coloro che saranno chiamati a guidare la città perseguano una linea politica più adeguata, rispettosa delle aspettative e attenta ai bisogni essenziali di tutti i novellaresi.
(Stefano Mazzi, Sinistra per Novellara)