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La giunta di Scandiano approva la proposta per il bilancio di previsione 2013

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Giovedì 30 maggio la giunta comunale di  Scandiano ha approvato la proposta di bilancio di previsione per il 2013. Inizia così un percorso di presentazione e confronto che proseguirà per un mese per concludersi a fine Giugno con l’approvazione in Consiglio Comunale. Ora infatti si terranno le presentazioni alle associazioni di categoria, ai sindacati, alle consulte, ai dipendenti comunali, ai consiglieri comunali e soprattutto alla cittadinanza intera attraverso le assemblee partecipative tenute in ogni frazione.

Queste le dichiarazioni del Sindaco Alessio Mammi e dell’assessore al bilancio Gianluca Manelli:

“Il lavoro è stato estremamente impegnativo, l’anno sicuramente più difficile per la predisposizione dei bilanci. I molti tagli e la tanta incertezza normativa ci hanno portato ad approvare il Bilancio a metà anno, come tutti i Comuni della provincia. Una situazione abbastanza inedita per il nostro territorio. In 4 anni il Bilancio del Comune è passato da 20 milioni di euro a 16,5. E tutto questo mentre con l’introduzione dell’IMU la pressione fiscale raddoppiava. Quest’anno tra tagli di trasferimenti, diminuzione di entrate indirette e dirette, maggiori spese abbiamo dovuto recuperare oltre un milione di euro. Bisognava mettere assieme due esigenze che riteniamo imprescindibili ma difficili da far conciliare. Mantenere i servizi fondamentali, in particolare quelli alla persona, da una parte, e dall’altra cercare di non gravare ulteriormente le famiglie e le imprese così duramente colpite dalla crisi. Non dimentichiamo che quest’anno è prevista anche l’introduzione della nuova imposta sui rifiuti, la TARES, la quale contiene una sorta di addizionale da versare allo Stato, Questo comporterà un aggravio per i contribuenti senza guadagni per il comune.

Abbiamo ritenuto che in queste condizioni economiche fosse improponibile ritoccare le aliquote IMU ed IRPEF. Non ci saranno incrementi di tasse ne sull’abitazione, ne sulle attività produttive e nemmeno sui redditi. I tagli alla spesa che abbiamo dovuto effettuare sono quindi molto pesanti.

Abbiamo dovuto rivedere l’intera organizzazione, risparmiando ogni centesimo possibile. L’estinzione di mutui portata avanti in questi anni ci ha dato una boccata d’ossigeno fondamentale in questa fase. I servizi fondamentali rimangono, ma con meno personale e meno risorse di prima. Iniziative ed eventi sono pesantemente ridotti, aiuti allo sport ed al volontariato sono stati rivistati. Imponente il lavoro di riduzione dei consumi energetici e delle utenze. Noi facciamo la nostra parte cercando di portare il nostro contributo al risanamento, ma cercando soprattutto di garantire un futuro al nostro territorio.

E’ auspicabile però che le politiche sugli enti locali cambino. Ci hanno trasformato in esattori per conto dello Stato, Abbiamo fornito un contributo al risanamento molto superiore al peso del comparto, abbiamo visto ridotte gravemente le nostre funzioni e le nostre autonomie.  Eppure continuiamo ad essere l’istituzione più vicina ai cittadini e fondamentale elemento di democrazia e partecipazione dal basso alla vita pubblica. Chiediamo semplicemente che questo ruolo, che esercitiamo nei fatti, sia riconosciuto anche normativamente e nella attribuzione di adeguate risorse. I comuni non rappresentano il territorio, ma sono il territorio. “