Un calendario ricco di appuntamenti per giovedì 30 maggio, ottava giornata di VIE Festival. Si inizia alle ore 19.00 presso l’Ex Scuola di San Felice sul Panaro con Viaggio al centro della terra. Inserendosi nell’ambito della Non-scuola, pratica scenica che il Teatro delle Albe di Ravenna conduce da più di vent’anni con adolescenti di tutto il mondo, Viaggio al centro della terra è l’esito finale di un lungo laboratorio condotto da Marco Martinelli, guidato da Alessandro Argnani, Elisabetta Granara e Alessandro Renda a cui hanno partecipato venti giovani di San Felice sul Panaro. Attraverso improvvisazioni, sogni e invenzioni intorno al Viaggio al centro della terra di Jules Verne, i ragazzi di San Felice scendono nelle viscere di quella terra che un anno fa tremò davvero e sconvolse l’intera regione. Si prosegue alle ore 20.00 presso il Teatro Tenda di Finale Emilia con Teatro naturale? del Teatro delle Ariette. Una performance in cui ancora una volta teatro, vita, letteratura, autobiografia e cibo si uniscono: i versi de Lo straniero di Camus interpretati da Paola Berselli si intrecciano ai racconti autobiografici di Stefano Pasquini mentre si prepara un cous cous da condividere insieme. A Carpi la stazione Autocorriere in via Peruzzi, angolo via Salvador Allende, ospiterà alle ore 20.30 HOME_quattro case l’ultimo dei tre lavori di Virgilio Sieni ospitati da VIE.
Creato appositamente per il Festival, il progetto coinvolge alcuni abitanti dei luoghi terremotati. Gli interpreti, un gruppo di bambini, un quintetto di coristi, una coppia formata da marito e moglie, un quartetto di giovani, tessono un loro piccolo, o grande, arcipelago di sguardi e danze: tutti edificano, con semplici materiali che sono residui e rovine di quel terremoto, sbilenchi, simbolici e preziosi ripari. La sala ARCI Taverna di Novi di Modena ospiterà alle ore 20.30 Autoritratto, esito finale di un laboratorio teatrale realizzato da Piccola Compagnia Dammacco insieme a una decina di cittadine e cittadini di Novi di Modena e Rovereto sul Secchia. Alla costruzione di questo grande Autoritratto in forma teatrale hanno contribuito due realtà del territorio di Novi di Modena, il Coro delle Mondine diretto dal M° Maria Giulia Contri e l’attore e regista Paolo Di Nita del gruppo teatrale Quelli del ’29. Presso Teatri di Vita a Bologna alle ore 21.30 proseguono le repliche di Quai Ouest di Bernard-Marie Koltès diretto da Andrea Adriatico: ancora una volta Adriatico torna a confrontarsi con uno degli autori da lui più frequentato, mettendo in scena, per la prima volta in Italia Quai Ouest, una delle opere più affascinanti e misteriose di Koltès. Per la seconda volta ospite del Festival la compagnia francese L’Eolienne porterà in scena presso il Teatro Ermanno Fabbri di Vignola Marie – Louise, un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte e della pittura che arriva a coinvolgere tutti e cinque i sensi. Attraversando l’immaginario di Bosch, Edward Hopper, Miró, Egon Schiele, e molti altri, Marie-Louise pone in relazione temi pittorici, colori, sensazioni e suggestione con il mondo contemporaneo.
Danzatori – acrobati si cimentano in coreografie circensi, fra musica e proiezioni video che rimandano ai colori e le suggestioni dei dipinti. Si prosegue alle ore 22.00 con Il cane, la notte e il coltello, lavoro nato dalla collaborazione fra la Scuola Paolo Grassi di Milano e il Residenztheater di Monaco. Obiettivo è quello di approfondire ogni anno il lavoro di un giovane autore tedesco attraverso un percorso di studio aperto a tutta la Scuola. La regia dello spettacolo è affidata a Manuel Renga che debutterà a VIE con la messa in scena del testo di Marius Von Mayenburg, uno dei più interessanti drammaturghi tedeschi delle ultime generazioni. Ultimi due appuntamenti della giornata al Teatro delle Passioni: il primo alle ore 22.00 con Voce di Paolo Musìo. Attore con alle spalle una carriera che lo ha visto diretto da registi come Trionfo, Patroni Griffi, Castri, Nanni, Terzopoulos, Cirillo, Nekrosius, Ronconi, Cobelli, Martone, Musìo presenta qui per VIE il suo ultimo lavoro, realizzato in collaborazione con l’artista danese Thorsten Kirchhoff. Ultimo appuntamento della giornata è alle ore 23.00 con Dancer di Theodoros Terzopoulos: tratto dall’omonima poesia di Arendt, Dancer vede in scena Tasos Dimas e lo stesso Theodoros Terzopoulos in veste di narratore. Il regista greco si confronta qui con una delle figure più di spicco del panorama letterario del dopoguerra, il poeta, saggista e traduttore tedesco Erich Arendt, e con una delle sue opere più importanti che arriva a segnare una vera e propria rottura artistica, proponendo un genere letterario a cavallo tra poesia e teatro. Lo spettacolo è a prenotazione obbligatoria.