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Cie Modena. Situazione allarmante, sta per mancare l’assistenza medica. Nuova visita garante regionale detenuti

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Il 10 maggio, Desi Bruno, Garante delle persone private della libertà personale della Regione Emilia-Romagna, si è di nuovo recata in visita al Cie di Modena dove la situazione, già critica, sta precipitando. 

Dall’inizio della gestione del centro da parte della consorzio L’Oasi (1^ luglio 2012), a seguito di gara al massimo ribasso, si sono avvicendati diversi direttori, sino alla nomina, sempre come direttore, della dirigente sanitaria già assunta da L’Oasi.

A prescindere dalla straordinarietà del doppio ruolo, che ha creato confusione anche nelle persone trattenute, e dalla riconosciuta abnegazione con cui l’attuale direttrice ha operato, la stessa ha formalmente comunicato le proprie dimissioni irrevocabili a far data dal 9 maggio, anche per il mancato pagamento di alcune mensilità di lavoro.

In questi mesi, per lo stesso motivo, si erano già allontanati i medici e gli psicologi impiegati presso il Cie, rimasto del tutto privo dell’assistenza psicologica adeguata, come invece prevede il capitolato di appalto. Molte delle persone trattenute assumono farmaci (anche metadone), alcuni presentano serie patologie.

Il personale dipendente di L’Oasi ha più volte protestato per il mancato pagamento degli stipendi, e anche oggi attendono di riscuotere le ultime mensilità. A ciò si aggiunge che spesso il Centro è stato sprovvisto di risorse per il soddisfacimento delle necessità elementari delle persone trattenute.

L’attuale direttrice, su richiesta del rappresentante della Prefettura presente alla visita, ha dato la disponibilità a rimanere ancora una settimana e cioè sino a venerdì 17 maggio, per evitare ulteriori disservizi e scongiurare il fatto che il Centro rimanga del tutto privo di assistenza sanitaria.

Desi Bruno, nel segnalare quanto verificato nell’ultima visita, ha scritto alle Autorità competenti che l’ente gestore è stato ripetutamente sollecitato a far fronte a una situazione che mette a repentaglio la sicurezza di tutte le persone presenti – trattenuti e operatori – ma non ha mai dato segnali concreti di buona gestione. Da qui a pochi giorni, potrebbe mancare del tutto l’assistenza sanitaria, dopo la scomparsa di quella psicologica. Di questa situazione sono stati informati mediatori culturali e operatori di polizia presenti alla visita effettuata dalla Garante.

Avvertendo tutta la criticità della situazione, la Garante si recherà di nuovo al Cie di Modena il prossimo 17 maggio, venerdì.